La penna degli Altri 17/09/2010 10:53
Totti-Ranieri: scontro e incontro
La notte è calata da parecchie ore sia sull´Allianz Arena sia sulla Roma. La doccia ha aiutato Francesco a smaltire le tossine, ma non a sbollire la rabbia. Quando in zona mista entra a contatto con la stampa, prova a spiegare le ragioni della terza sconfitta stagionale su quattro gare. «Abbiamo rispolverato il vecchio catenaccio. Non abbiamo giocato a pallone, abbiamo pensato soltanto a difenderci, sempre con dieci uomini sotto palla, giocando in questa maniera francamente mi sembra difficile poter vincere le partite. E ora siamo qui a commentare un´altra sconfitta. Finora non ne è andata bene una. Io mi auguro che il prima possibile la situazione possa cambiare, a cominciare da domenica prossima contro il Bologna». Rispetto alle dichiarazioni ben più placide pubblicate poco prima sul suo sito («abbiamo perso contro una squadra forte, una delle grandi d´Europa»), questa è pura adrenalina. Quando gli riferiscono le frasi, Ranieri dribbla la risposta: «Non so nulla, non ho letto nulla, non voglio commentare». È stizzito, ma cerca di guardare avanti. «Il bello dello sport - dice - è questo. Fra tre giorni (due, ndr) si ricomincia. Ho passato tante volte momenti così in carriera, ma abbiamo subito l´occasione di rimetterci in carreggiata».
Non c´è scontro ma incontro. Totti e Ranieri si parlano più tardi. A Roma. Con più calma. Un paio di mesi fa a Riscone di Brunico Francesco disse questo di Ranieri: «Con lui c´è un rapporto vero. Se lo devo mandare a quel paese lo faccio, ma sempre nel rispetto del ruolo». Un rapporto vero come - a quanto si sa - non lo era più con Spalletti, almeno negli ultimi tempi. Ed è un rapporto vero anche perché è tra romani e romanisti. Tra persone che si mandano affan... e poi si chiariscono. Magari leggono Eupalla diversamente, questo sì. Ranieri dice che un tridente non è sostenibile, Totti sostiene il contrario. In quella stessa intervista concessa sotto il tiepido sole altoatesino, a precisa domanda il Capitano rispose: «Se fossi l´allenatore io farei giocare tutti. Poi bisogna vedere come stiamo fisicamente». Il problema non è se Totti discute con Ranieri. Il problema è se Totti fatica a ispirare. E quindi se la Roma fatica ad andare in gol. Due reti in quattro partite sono più di un indizio.
Burdisso non parla mai a sproposito, non per niente è uno dei leader dello spogliatoio pur essendo a Roma (fatto salvo il periodo del limbo milanese) da un solo anno. E Burdisso dice: «Sul tema del catenaccio Francesco dal suo punto di vista ha ragione. Il nostro capitano ha bisogno di maggiori appoggi lì davanti e in questo momento non ne ha a sufficienza». Lontano da occhi indiscreti (ma non da orecchi), il confronto a Trigoria tra Totti e Ranieri è durato un quarto d´ora. Oggetto: la tattica. Francesco ha chiesto un gioco più spregiudicato, Claudio gli ha risposto che per ora non se la sente di rischiare. Il confronto - ripetiamo: il confronto, non lo scontro - era indispensabile. Perché su un punto qui sono tutti d´accordo. Bisogna tornare a suonare nella stessa orchestra. Occorre che Totti continui a cantare il calcio e Ranieri a insegnarlo. Stavolta, però, cercando di andare allo stesso tempo.