La penna degli Altri 25/09/2010 10:43

Totti prova a sbloccarsi. Tifano anche Juve e Milan


Mi raccomando, torna a fare gol e regaliamoci un sogno perché la banda Benitez non scherza. Firmato: Milan e ». Come dire,
il campionato di Serie A stasera è già pronto al pellegrinaggio per tifare capitan . Obiettivo: fermare la corsa dell’Inter capolista.

Zero da cancellare In realtà, di particolari incoraggiamenti non ne ha proprio bisogno, visto che la sua ossessione in questi giorni è solo una: «Dobbiamo ricominciare a correre subito». E questo vale sia per lui che per la Roma. L’anno scorso di questi tempi il numero dieci giallorosso aveva già segnato 9 reti — 3 in campionato e 6 nei preliminari di Europa League — mentre adesso sulla casella campeggia un malinconico zero.

Da Balotelli a Borriello Per sbloccarsi punta sul feeling già trovato con Borriello. Dare spettacolo, poi, sarebbe forse il modo per dimenticare per sempre i veleni dell’ultimo Roma-Inter di maggio, quello che assegnava la Coppa Italia. Ricordo particolarmente amaro per Francesco, visto che il match è passato agli archivi anche per il calcione rifilato a Balotelli, l’espulsione, la maxi- e i rimbrotti che arrivarono persino dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Pace fatta, hanno assicurato tutti, ma il sigillo vorrebbe metterlo con un bel gol, il nono della sua carriera contro i nerazzurri. In attesa del 10 e lode.

Ranieri & Lippi E a proposito di attese, a questo punto meglio restare sintonizzati su Trigoria, perché la polemica sotterranea fra Ranieri e Lippi si preannuncia lunga. Premesso che l’ex c.t. non gode di enormi simpatie nell’entourage giallorosso, Ranieri taglia corto: «Ora non è il momento. Ci sarà il tempo per parlarne. Ormai ho una certa età e non mi amareggio più. Adesso ci convivo, non lo accetto, mi schifa, ma ci convivo». Più urgente risollevare la Roma, anche se l’avversaria sembra una montagna troppo alta da scalare. «Non partiamo alla pari — certifica Ranieri —: l’Inter è una corazzata di nuovo in salute, noi siamo un malato che sta cercando di guarire. La speranza c’è, a Brescia ho ritrovato la vera Roma. Domani (stasera, ndr) può cominciare il nostro campionato». A patto di non buttarla in caciara. «L’ho detto ai ragazzi: non pensiamo più a Brescia, giochiamo a pallone». Parole sante.