La penna degli Altri 17/09/2010 19:33
Totti: "Dna di romani e romanisti"
A questo punto per evitare ulteriori interpretazioni devianti rispetto a quello che è la realtà, credo sia doverosa una precisazione relativamente a tutto ciò che è stato scritto, titolando o meno i giornali: ero con alcuni tifosi per delle foto lontano dalla zona riservata alla stampa e in quel momento ho semplicemente risposto ad un'affermazione sull'incontro in modo tipicamente romano, che come i romani sanno è espressivo e colorito.
Inoltre chi mi conosce bene sa che quando perdo le partite sono il primo ad essere dispiaciuto, prima come tifoso e poi come calciatore. Vorrei vedere la mia squadra giocare sempre a viso aperto contro tutti per onorare il nome e la grandezza di questa città che rappresentiamo. Il dialogo di un calciatore con il proprio allenatore è quotidianità e ancor più se sei il capitano della squadra: questo sempre, indipendentemente dagli andamenti e dai risultati. E' una comunicazione giornaliera e costante. Ma con Ranieri si va anche al di là di un semplice confrontarsi, è un rapporto decisamente stretto e vero quello che si è creato: il nostro è un Dna di romani e romanisti, un filo conduttore che lega chi parla la stessa lingua, si capisce al volo e non ha bisogno di troppi preamboli. Teniamo a questi colori, a questa maglia, ai nostri tifosi: siamo noi i primi sostenitori e come tali ci comportiamo"
(francescototti.com)