È l´ultimo atto della sua gestione e se lo gusta tutto. Per questo si concede anche il giro di campo, accanto al nuovo arrivato, assaporando i cori che hanno perso, per l´occasione, il "bla bla bla" che solitamente li accompagna. "Rosella Sensi", cantano i circa mille presenti, lei sorride, firma autografi, trascinandosi dietro forse i titoli di coda, lei che il colpo di coda ha avuto la forza di darlo, quando le speranze dei tifosi erano naufragate. «Il mio intento non era fare uno sgarbo alla Juve, diciamo che sono contenta che due grandi giocatori come Burdisso e Borriello ci abbiano scelto, vuol dire che la Roma ha lavorato bene. Ora abbiamo un attacco stellare». Accanto a sé Rosella ha voluto Pradè, forse per prendere le distanze da Montali, che viene identificato come uomo-banca, o forse solamente per dare un segno di continuità a una gestione romana e romanista.

Rothschild intanto cerca acquirenti. «Stiamo collaborando con Unicredit, quando sarà il momento di comunicare cambiamenti lo faremo». La Sensi poi ringrazia «il mio amico Galliani e il presidente Berlusconi, tra noi la parola data è come un contratto firmato», il passaggio scandito con orgoglio, che qualche tifoso però contesta, ricordando le battaglie combattute dal padre. Ma ora l´unica battaglia è sul campo: Ranieri dovrà amalgamare tutti gli attaccanti a disposizione. «Abbiamo anche la Champions, serviranno tutti» dice il tecnico. La Sensi poi sta valutando la possibilità di un´azione legale contro Baptista, che con il suo rifiuto al trasferimento ha intralciato il mercato romanista.