La penna degli Altri 06/09/2010 11:01

Ranieri, gavetta finita: è ora di vincere

Breve excursus Ma non un uomo vincente, Ranieri lo sa, anche se leggerlo gli dà enormemente fastidio. Ma una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, una Coppa di Spagna, una Supercoppa europea e un Intertoto — cinque trofei, mancano i maggiori — in quasi 25 anni di panchine, sono un cursus honorum di tutto rispetto, ma non indimenticabile. «Un perdente di successo» o «un eterno piazzato» lo definì poco elegantemente qualche detrattore juventino. Non ha avuto corazzate invincibili, va detto. Squadre di buon livello, da cui ha ottenuto il massimo, preparando il terreno ai successori, puntualmente più gratificati dagli acquisti. È stato un allenatore di transizione, in fondo. Anche alla Roma, un anno fa: logorata da Spalletti, caduta in basso, doveva solo rilanciarla, sarebbe bastato. Ma Ranieri è andato oltre, ha lottato per lo scudetto, lo ha accarezzato. Non lo ha vinto, però si è guadagnato una chance.