La penna degli Altri 15/09/2010 12:41

Per l'As Roma in campo Mubadala e il russo Fedun

Secondo fonti autorevoli per il club ci sarebbero interessi anche da Abu Dhabi, è trapelato il nome del fondo sovrano Mubadala o comunque di soggetti ad esso legati, e dalla Russia. A Mosca sarebbero due i pretendenti. Secondo il sito Lifenews.ru, Leonid Fedun, miliardario capellone proprietario dello Spartak Mosca dal 2003, avrebbe intenzione di spendere 200 milioni di euro.

Nato a Kiev nel 1956, Fedun è anche vicepresidente e azionista del gruppo petrolifero privato Lukoil, tuttavia un portavoce della società ha puntualizzato che il gruppo non è coinvolto. Le voci su Fedun ieri hanno infiammato le azioni giallorosse, balzate fino a 1,2 euro (+10%), con prezzo di riferimento di 1,181 (+7,36%), cui corrisponde una capitalizzazione di oltre 150 milioni per l'intera società. Per l'avvio della vendita è confermato che non ci sarà un avviso pubblico sui giornali, che sarebbe la forma più trasparente, ma un memorandum inviato a tutti coloro che scritto o telefonato alla filiale italiana di Rothschild, oppure a UniCredit, la banca creditrice della famiglia Sensi e azionista della Roma, attraverso la partecipazione del 49% nell'Italpetroli.

Il memorandum indicherà le scadenze entro cui i pretendenti dovranno inviare le manifestazioni d'interesse ufficiali all'acquisto del pacchetto del 67% della Roma detenuto da Italpetroli. Nessuna proposta d'acquisto può essere calibrata finchè non saranno pubblicati i conti al 30 giugno 2010. Il consiglio del 25 settembre dovrebbe approvare il bilancio al 30 giugno, un documento fondamentale per analizzare lo stato di salute della società di calcio. E' prevista una perdita, almeno 10 milioni, ma l'attenzione è puntata soprattutto sui debiti. Nei primi nove mesi, fino al 31 marzo 2010, il gruppo As Roma ha dichiarato una perdita netta di 2,43 milioni, dopo plusvalenze per vendita di calciatori per 22,1 milioni. Gli stipendi di gennaio 2010 sono stati saldati ai calciatori intorno alla metà di maggio, in ritardo di tre mesi.

La verifica più importante riguarderà la conversione delle numerose manifestazioni d'interesse, per ora ufficiose, in vere proposte d'acquisto, la classica fase in cui molti si defilano. Ove confermato, l'interesse di Mubadala o soggetti correlati sarebbe un buon segno per la Roma e il venditore. Il fondo sovrano di Abu Dhabi, azionista al 5% della Ferrari e alleato di Finmeccanica nella difesa, è guidato dall'amministratore delegato Khaldoon Khalifa al-Mubarak, il manager (34 anni) che è presidente esecutivo del Manchester , da quando due anni fa la squadra è stata acquistata da un altro fondo degli Emirati, l'Abu Dhabi Unitedgroup (Adug), di proprietà di Mansour bin Zayed al Nahyan, figlio dello sceicco.

Curiosità per il dossier Roma c'è anche da qualche investitore negli Stati Uniti, cui sarebbe riconducibile l'attenzione dello studio legale Tonucci, già in campo ai tempi della favolosa offerta dei rappresentanti di George Soros (283 milioni che Rosella Sensi rifiutò) e impegnato in altre operazioni nel calcio, ad esempio per la costruzione di un nuovo stadio a Cagliari voluto da Massimo Cellino.

Se questi nomi dovessero scendere in campo, il che però è tutto da vedere, rischierebbero l'oscuramento le avance locali degli Angelucci o del fondo Clessidra. "A noi i tempi interessano relativamente. A noi interessa la soluzione finale, che sarà una bella soluzione", ha commentato Paolo Fiorentino, vice ad di UniCredit.