La penna degli Altri 05/09/2010 10:54
Menez: «Voglio giocare una grande Champions»
![](https://m.laroma24.it/IMG/AS ROMA/MENEZ/10_11/BIG-menez nazionale qualificazioni europei.jpg)
dica: «Per me era la prima volta allo Stade De France, forse ho sentito la pressione e mi dispiace. Questi
match sono come quelli di Champions League, è il caso che mi abitui a giocare partite così importanti
». Per farlo cè solo un modo: diventare, sempre di più, un punto fisso della Roma: «Per me sarà decisivo giocare partite di così alto livello, per poter essere utile alla mia squadra e anche ai Blues».
La sconfitta con la Bierolussia complica i piani di Blanc, ma il girone di qualificazione è appena iniziato: «È vero - conferma Jeremy, che ha giocato 69 minuti non positivi secondo la stampa francese - non bisogna abbassare la testa anche se siamo molto delusi. Torniamo già in campo martedì contro la Bosnia e dobbiamo prendere i 3 punti. Qui cé un gruppo che può sbocciare. Questa sera (venerdì, ndr) ci hanno fatto una rapina, abbiamo avuto tantissime occasioni nel primo e nel secondo tempo, ci è solo mancato il gol. Per questo non bisogna buttare via tutto, si sono viste delle buone cose e di conseguenza a queste dobbiamo
aggrapparci in vista del prossimo match. È troppo poco tempo che giochiamo insieme e la squadra deve ancora prendere forma».
Stessa grinta anche nelle dichiarazioni di Philippe Mexes: non più capitano (la fascia è andata a Malouda), il difensore si prende comunque la responsabilità della squadra sulle spalle: «È stata una mazzata, purtroppo proprio davanti alla nostra gente, al nostro Stade De France. Ma abbiamo solo perso una battaglia, non la guerra. Martedì si torna in campo, dobbiamo rialzare la testa, il più velocemente possibile. Cera tanta attesa attorno a questa nuova Francia e sfortunatamente è arrivata una grandissima delusione». Mexes prova a
spiegare quale sarebbe la ricetta giusta per rialzarsi: «Dobbiamo cercare di scacciare tutti i brutti pensieri e pensare a ripartire. Abbiamo bisogno di riprenderci le nostre certezze, la nostra fiducia e di vincere. La squadra ha bisogno di vittorie, di risultati, ma anche di giocare bene. È questo che ci può far risalire la china, vincere martedì per riacquistare un po di fiducia. Mancano gli automatismi? Lallenatore deve ricostruire una squadra e non può riuscirci dalloggi al domani. Non può pensare di trovare uno Zidane, un Blanc, un Desailly, un Thuram da oggi a domani. Occorre legarsi e credere in Blanc, nei giocatori che ha a disposizione e con
questi andare avanti».
Fiducia, quindi, è la parola chiave. Nella Francia ma anche nella Roma. Con le dichiarazioni di due giorni fa, Mexes ha dato lidea di non averne più tantissima dopo larrivo definitivo di Burdisso, ma la realtà è che Ranieri - e tutta la Roma - puntano su di lui. Come ha detto Francesco Totti a Riscone. Tra tre giorni, appena tornerà a Trigoria, se ne accorgerà.