La penna degli Altri 03/09/2010 12:18

La Società? Chiacchiere d’Aabar

l’asta per l’Associazione Sportiva Roma se la aggiudicheranno, alla fine, proprio loro. Proprio degli investitori arabi. Secondo quanto rivelato ieri dal sito sporteconomy.it, qualche giorno fa una delegazione di Aabar, il potentissimo fondo sovrano di Abu Dhabi, avrebbe incontrato a Londra dei rappresentanti di Rothschild, l’advisor che ha ricevuto il compito da Unicredit di cercare degli acquirenti per l’As Roma.



Sembra che il fondo abbia chiesto almeno quattro settimane per analizzare la situazione finanziaria della società e ricevere ulteriori dettagli tecnici da Rothschild. Si parla di un investimento iniziale, quello per l’acquisizione del club, di circa 180 milioni. Per ora, si tratta solo di rumors. Di voci. Ed è meglio specificarlo, perché l’As Roma è quotata in Borsa e merita (lo merita in assoluto) un’attenzione particolare nella descrizione delle vicende societarie. Tanto che conviene anche correggere quanto scritto poco fa: prima l’abbiamo definita asta, ma il termine è improprio. Un’asta presuppone un’offerta che, al momento, al

Romanista non risulta sia stata ancora formulata. Da nessuno. Questo non significa che non stiano

proseguendo i contatti tra Rothschild, banca di chiara fama, e i soggetti interessati a comprare il club. Anzi. 

Non è stato smentito l’incontro tra l’advisor e i vertici della famiglia Sawiris, che controlla una fetta notevole del

mercato internazionale delle telecomunicazioni. In base alle informazioni in nostro possesso, ci vorrà ancora del tempo prima che una delle possibili trattative vada in porto. Forse mesi. Basti pensare che solo per i primi di ottobre sarà costituita la Newco Roma, la società che controllerà l’As Roma e che diverrà oggetto della compravendita. Per questo, Unicredit ha chiesto che Rosella Sensi resti a capo dell’As Roma per un periodo massimo di due anni.



La dottoressa era pronta a farsi da parte, ma ha accettato anche per non determinare un vuoto di potere. In

cambio, certo, alla famiglia Sensi è stato riconosciuto un bonus qualora la società venga venduta a un prezzo superiore ai 100 milioni. Operazioni di mercato come quella di Borriello, statene certi, non sono state però partorite per un mero ritorno economico. A quello, al ritorno economico, ci stanno badando degli analisti

finanziari. La prima tifosa romanista pensa ad altro. Pensa allo scudetto.