La penna degli Altri 16/09/2010 18:59
La Sensi: «Felice no, ma fiduciosa sì» Momento delicato, pesare le parole
Una fiducia che la Sensi sta cercando di trasmettere alla squadra in questo momento difficile. E per farlo tenta di stare il più vicino possibile ai suoi ragazzi e all´allenatore. Lo ha fatto a inizio stagione andando a Trigoria per tranquillizzare tutti sulla situazione societaria. Lo ha fatto sul finire del mercato intervenendo in prima persona per portare a termine l´acquisto di Borriello. A maggior ragione ha sentito di doverlo fare in occasione dell´impegno coi campioni di Germania. Alla vigilia del quale ha deciso di volare in Baviera assieme al gruppo. «Sono qua - aveva detto - perché ci tengo molto che le cose vadano bene. Il morale però se lo ritrovano da soli perché sono dei grandi professionisti». Prima della partita di Champions, mentre era in corso la riunione tecnica, la presidente si era fermata fuori dell´albergo che ospitava la squadra per chiacchierare con alcuni tifosi che avevano bisogno di essere rincuorati dopo la brutta figura di Cagliari. Ha funzionato, anche se solo per qualche ora. Perché poi l´umore dei romanisti e dei giocatori è andato ancora più giù per colpa del brutto ko dell´Allianz Arena. Dopo il quale il presidente ha voluto parlare con Ranieri, Totti e De Rossi. Insomma, con i punti di riferimento della squadra. Per ripartire.
Ha preso in mano la situazione la Sensi in un momento delicato. Un momento che non ha però intaccato la convinzione che questo gruppo possa ancora mantenere fede alle aspettative di un´intera città. Un momento in cui è meglio far parlare i fatti. E´ in questa ottica che va interpretata la decisione di evitare interviste e dichiarazioni dei giocatori prima e dopo la partita con il Bologna. Non un vero e proprio silenzio stampa, perché se qualcuno della squadra volesse proprio parlare sarebbe libero di chiedere l´autorizzazione a farlo. Piuttosto, un invito ad evitare una eccessiva esposizione mediatica. A parlare saranno solo l´allenatore e i dirigenti. Anzi, Gian Paolo Montali ha già parlato ieri. «Come ho detto dopo la gara - ha spiegato a vocegiallorossa. it -, dobbiamo impegnarci tutti insieme per uscirne. L´unica cosa da fare è tenere la testa bassa e lavorare. Lavorare come matti, nel rispetto dei nostri tifosi». Tutti compatti per provare ad uscire dalla crisi.
Solo in caso di sconfitta col Bologna si potrebbe pensare al ritiro ad oltranza. Un´ipotesi che al momento non è realmente presa in considerazione, perché domenica si vuole vincere a tutti i costi. Come? Con l´unica ricetta possibile: il lavoro. E così, senza neppure disfare le valigie, il gruppo atterrato nella Capitale all´ora di pranzo è tornato nel pomeriggio a lavorare a Trigoria. Non prima, però, di un faccia a faccia con l´allenatore, cui è stata riconfermata la massima fiducia. Poi si è ripartiti, con Mexes che si è allenato con gli altri. Segno che ha recuperato dall´infortunio e che potrà essere a disposizione contro il Bologna. Una bella notizia in assoluto. Ancor di più se si pensa che per le prossime due giornate non ci sarà lo squalificato Burdisso. A bordocampo Bruno Conti non si è perso un istante della seduta. Un altro segnale importante. Tutti lì, per ricominciare. Per prendere coscienza del fatto che si può e si deve ripartire. Senza essere felici, ma fiduciosi sì.