La penna degli Altri 24/09/2010 11:19

La Roma non ci sta. È pronto il ricorso

Non sarà impugnata solamente la di tre giornate a Mexes, ma pure l’inibizione a Pradè e le multe a Philippe, Montali e Perrotta. Cambiano solo i tempi per i ricorsi. Per il difensore, assolutamente incolpevole nell’episodio che ha sancito la sua espulsione e la sconfitta della Roma a Brescia, il legale ha a disposizione sette giorni. Per Simone e i due dirigenti, invece, bisogna correre. Il reclamo va presentato oggi.



Il fatto che la Roma abbia intenzione di non far passare nulla, nemmeno la multina a Perrotta, è significativo. C’è chi pensava che quello di Rosella Sensi a Roma Channel, l’altra sera, fosse solo uno sfogo. Beh, si sbagliava. Tanto che il primo tifoso della Roma sta adesso meditando una politica ancora più aggressiva. Entro le 12 di oggi (termine ultimo per il ricorso d’urgenza), potrebbe essere chiesta la ripetizione di Brescia-Roma. Il motivo? Errore tecnico dell’arbitro nel giudicare l’intervento di Mexes.



I misfatti del Rigamonti sono destinati a lasciare il segno. La prossima settimana la Roma si aspetta i deferimenti di Rosella Sensi e Pradè. Ma pure di Ranieri, che ha definito la direzione di gara del signor (?) Russo «da ricovero». Qualcuno in Figc dovrebbe riflettere. Se persino un gentiluomo come Claudio Ranieri ha perso la pazienza, evidentemente l’altra sera è stato passato il limite. La Procura federale non ha ancora acquisito i filmati. Funziona così: gli 007 capitanati da Stefano Palazzi chiedono all’Ufficio stampa della  Federcalcio di farseli consegnare dalle emittenti. Ce ne sarà bisogno solo per la Sensi, che non era fisicamente presente al Rigamonti. Quanto a Pradè e Ranieri, i deferimenti potrebbero scattare dietro segnalazione degli ispettori della Procura presenti allo stadio.



Oggi, peraltro, Rosella Sensi potrebbe rilasciare una dichiarazione, o forse addirittura un’intervista, per chiarire qual è la posizione della Roma. Anche se era già stata chiarissima subito dopo la partita. In una lettera su "asroma.it" accusava: «Bravissimo il Brescia, ma Nicchi e Braschi, che plaudono la Rai per aver eliminato i processi video, hanno problemi in casa e non sembrano in grado di risolverli da soli. Qualcuno li aiuti prima che il calcio paghi un dazio esagerato. Non mi interessa capire le designazioni, ma avverto una  situazione fuori controllo. Spero che Abete e Beretta, più che pensare a far festeggiare la Befana a calciatori

e arbitri, si dedichino a mettere ordine dove in assenza della moviola in campo dirigono anche i ciechi».



Straordinariamente spontaneo era stato poi il video- sfogo in diretta sulla tv giallorossa. «Ditemi pure Rosella "bla bla bla", ma la Roma va tutelata!». La Sensi è stata di parola. Adesso basta. Basta davvero.