La penna degli Altri 10/09/2010 10:37

«La pulizia all’Olimpico? Paghino Roma e Lazio»

Nessuna voglia di fare polemica o di crearla: «Mi auguro che venga al più presto trovata una soluzione condivisa che tuteli il Coni, le società sportive interessate, gli organizzatori di eventi e l’azienda Ama. Sono convinto che si tratti di una scelta che va anche nell’interesse dei tifosi di Roma e Lazio e di chi fruisce in generale dell’impianto».

Puntuale e come sempre precisa la risposta del presidente del Coni Gianni Petrucci che, oltre a tendere la mano, abbraccia l’idea: «Condivido pienamente le parole del sindaco Gianni Alemanno e sottolineo che la Coni Servizi, nell’ambito dei contratti stipulati per l’utilizzo dello stadio Olimpico, prevede appunto che ogni singolo servizio debba essere un onere a carico di chi organizza l’evento, secondo uno schema logico e assolutamente da condividere, nell’interesse delle varie parti in causa». In più, Petrucci aggiunge una postilla: «La Coni Servizi, peraltro, in occasione di manifestazioni e appuntamenti autoprodotti si fa direttamente carico dei costi relativi alle operazioni di pulizie e smaltimento rifiuti». Favorevole anche il delegato allo sport del comune, Alessandro Cochi: «Basta che siano escluse dal contributo le società sportive di base e amatoriali».

E Roma e Lazio che ne pensano della proposta del Sindaco? C’è da premettere che entrambe le società, già da anni, si fanno carico delle pulizie dell’Olimpico, soprattutto interne all’impianto e non certo nelle zone limitrofe. Il nodo principale e la zona di cui si occupa da sempre l’Ama. Ad ogni modo, interpellate sull’argomento, per la Lazio il presidente Claudio Lotito e per la Roma il dirigente Giampaolo Montali, entrambe le società hanno preferito restare in silenzio. Nonostante le bocche cucite, però, la sensazione è che né la società biancoceleste, né quella giallorossa siano molto contente né tanto meno d’accordo con l’idea avuta da Alemanno. Probabile che nella giornata odierna il patron laziale si metta in contatto diretto con

il sindaco per capire meglio e Domani ll presidente della Regione, Renata Polverini, e la sua giunta si riuniranno all’Eremo di Montevirginio, a Canale Monterano, in provincia di Roma. I lavori si apriranno alle ore 9.30 e, ha spiegato la presidente della Regione, «l’incontro sarà l’occasione per fare un primo bilancio dell’attività della Giunta e definire un cronoprogramma per gli obiettivi a breve e medio termine rispetto all’attuazione degli impegni presi con il programma elettorale». Ma la scelta del ritiro nell’eremo ai confini della provincia di Roma ha suscitato il disappunto del Partito democratico di Canale Monterano. Scrivono dal circolo Sandro Pertini: «Non possiamo esimerci da alcune considerazioni: un’istituzione come la Giunta regionale arriva in un comune senza sentire il bisogno di informare non solo la cittadinanza, ma anche l’amministrazione del comune stesso. Lo riteniamo un gesto di spocchiosa maleducazione istituzionale, che ancora una volta dimostra quale è il livello del senso dello Stato di per trovare una soluzione che accontenti tutti. Per la Roma, magari, in questo momento, prendere in considerazione la possibilità di poter aggiungere dei costi aggiuntivi sul bilancio potrebbe non essere facile. Questo non significa che anche il club romanista non si metta a disposizione con l’amministrazione comunale per risolvere una questione a tutti gli effetti semplice, ma allo stesso tempo assai complicata. Più che altro per decidere quali siano realmente le zone di competenza. E’ questo che Roma e Lazio non hanno capito. Ed è questo che, per certi versi, le ha fatte restare in silenzio e un po’ stizzite. questa Destra. La seconda considerazione riguarda la scelta dell’Eremo di Montevirginio. La presidente Polverini dovrebbe sapere che storicamente l’Eremo dei Padri Carmelitani Scalzi nasce secondo la tipologia del Santo Deserto, luogo dedicato alla meditazione, alla preghiera e al silenzio, caratteristiche che ha mantenuto nel tempo e che lo differenziano da siti analoghi. E allora che c’entra un luogo di culto e meditazione con una seduta della Giunta Regionale? Perché turbare questi luoghi? A Canale ci sono strutture pubbliche e private ad hoc per ospitare simili iniziative, perché scegliere l’Eremo? Per rendere più gradevole o interessante la ‘gita fuori portà ai signori assessori?».