La penna degli Altri 11/09/2010 11:59
Ecco Burdisso Scusate il ritardo. La telenovela con lieto fine grazie a Maria
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SCUSATE IL RITARDO Il 28 agosto è stato celebrato il matrimonio tanto atteso: largentino alla Roma e 8 milioni in dote allInter, spalmati in rate di tre anni. Al difensore, un contratto valido fino al 2014, con uno stipendio niente male: 4,5 milioni lordi a stagione. Oggi, quando la sua faccia da argentino indio spunterà dalla pancia del SantElia, Nicolas potrà ben dire: scusate il ritardo. Sembra destino: va in campo sempre con il fiatone. Un anno fa scese dallaereo, indossò la maglia della Roma e debuttò senza aver mai sostenuto uno straccio di allenamento con la sua nuova squadra. Stavolta, scenario leggermente diverso, ma la trattativa è stata così estenuante che cè ancora un senso di «last minute» in questo secondo esordio giallorosso.
Il tormentone-Burdisso è durato cento giorni: dalla fine del campionato a poche ore dalla chiusura del mercato. I soliti faciloni avevano previsto un fast-affare, un affare da chiudere in un secondo, sottovalutando la nuova rivalità tra Romae Inter e la nuova dimensione di Burdisso, giocatore che in un anno è diventato da quinto difensore della squadra di Moratti a protagonista nella Roma e semititolare nellArgentina. Moratti si è stufato di fare regali alla Roma e alla fine ha ottenuto quello che voleva: otto milioni di euro, roba mica da ridere.
Lo sponsor Ranieri è lo sponsor principale di Burdisso. È come se sulla maglietta giallorossa ci fosse scritto «sono il giocatore ideale del mister». Ranieri ha ribadito per lennesima volta, ieri, perché per lui Burdisso sia un giocatore fondamentale: «È generoso, è uno che non molla mai, è uno di quelli che aiuta la squadra a giocare meglio». Un punto fermo della difesa. Un hombre vertical nel pieno senso della parola e un difensore vero, autentico esponente della scuola argentina. Burdisso non ha i piedi dellincantatore di serpenti, ma ha doti che lo rendono un signor calciatore: concentrazione, determinazione, senso della posizione sono i pezzi forti del repertorio. Uno come lui ci voleva, in una difesa dove talvolta tra brasilianismi e francesismi si eccede in svolazzi. Il calcio cambia, maci sono leggi immutabili. Un difensore per prima cosa deve impedire agli attaccanti di segnare: il resto, sono chiacchiere da bar.