La penna degli Altri 23/09/2010 10:58

«E’ una vergogna, non ci sto!»

 

Che schifo, appunto. Schifo doppio, oltretutto. Facciamo un passo indietro. Parecchio indietro. Al minuto numero 4 del primotempo, Borriello viene palesemente trattenuto per la maglia nell’area bresciana. Non c’è un rigore solo: ce ne sono due in uno. Il signor (?) Russo sorvola. Sul rovesciamento di fronte, Cassetti si becca un giallo per un fallo che, se c’è, non è da giallo. L’arbitro sbaglia non solo nel merito, ma pure nella forma: adotta due pesi e due misure. AmmonisceCassetti, ma non Eder per un fallaccio da codice penale su Menez. Passata la mezz’ora, al 39’ per la precisione, Borriello reclama poi un altro rigore per l’ennesimo contatto dubbio nella difesa del Brescia. Rigore? E quando mai...

 

È solo il prequel di un giallo-horror. Il serial killer consuma l’efferato delitto al 18’ della ripresa, ma poi si ripete quattro minuti dopo. In piena area, Hetemaj devia con le mani un cross di Cicinho. È rigore pure questo. Anzi, lo sarebbe. Perché il fischietto di Nola fa finta di niente. E nemmeno si può obiettare che non venga assistito da coloro che sarebbero deputati a farlo. È assistito. Ma male, malissimo. Non vede niente nessuno sul lancio di Cicinho, ma vedono tutti (male, malissimo) sull’intervento di Mexes. In un quadro del genere, sono piccolezze le altre sviste. Vedi l’angolo non assegnato alla Roma dopo che una conclusione di Adriano viene deviata da Sereni a fondo campo. Chi l’ha visto?

 

Rosella Sensi è infuriata. La presidente si sfoga a RomaChannel: «Basta, basta, basta! Io sono allibita per quello che ho visto. Che cosa posso dire ai ragazzi io? Che cosa posso dire ai ragazzi io? (lo ripete tre volte, ndr) Comportatevi bene? Sì, l’hanno fatto. Sono sconcertata da tifosa e da presidente. Cosa vado a dire

ai ragazzi io questa sera? Poi dicono che noi romani siamo piagnoni. Non siamo piagnoni, siamo forti. Abbiamo una squadra forte, dei ragazzi uniti, una società forte, ve lo dico io che la sto vendendo dopo 18 anni. Questa Roma va tutelata, i tifosi dellaRoma sono unici. E non è la scusa del risultato. Siamo fieri di essere

romani e romanisti. Supereremo questo momento. Spero che i romanisti ci seguano, perché siamo forti».