Testa a testa L’idea è cominciata a circolare ieri mattina, dopo l’allenamento: Adriano schierato in coppia con Totti nella formazione «rossa», Borriello con Vucinic tra i bianchi. L’idea, poi, ha preso consistenza nel pomeriggio, diventando un dubbio lacerante. Adriano in ballottaggio con Borriello. Il vorticoso giro di telefonate che ne è seguito — gioca lui? Possibile? Forse gioca l’altro — non ha decretato un vincitore. Anzi, Borriello ieri sera era leggermente in vantaggio. L’Imperatore resta una fortissima tentazione, noi restiamo con un grande dubbio: sarà all’altezza? Perché — davvero senza un filo di ironia — le foto scattate ieri a Trigoria lo ritraggono grande, grosso e ancora con un po’ di pancetta. Chissà se la potenza sarà proporzionata alla mole, se il suo piede sinistro è pronto a scaricare tristezza, rabbia, orgoglio accumulati in questi mesi/anni di problemi, perfino di umiliazioni. In fondo Ranieri — sia che scelga di schierarlo dall’inizio sia che decida di regalargli una mezz’ora nel finale — farà appello proprio a questo lato sentimentale: che la rabbia di Adriano contagi il resto della squadra, e la Roma torni ad avere lo spirito guerriero di qualche mese fa. Quello che Daniele De Rossi ha per costituzione. «Ce la metteremo tutta — ha detto ieri — siamo i primi a voler vincere, ci riprenderemo alla svelta».

Già decisiva Comunque, il momento di Adriano è arrivato. Se non è oggi, sarà mercoledì. È prevista la staffetta con Borriello. In realtà, la competizione — che almeno oggi non dovrebbe toccare Totti, oltretutto dopo la pace con Ranieri — coinvolge pure Vucinic, sbarbato (sic!) e ancora mezzo e mezzo, e Menez, sgridato ma in salute. Oggi, per Borriello ed Adriano, sarà comunque il giorno dell’esordio all’Olimpico. Roma-Bologna non è mai una partita come le altre. Mai la Roma si era presentata alla terza giornata con il peggior attacco e la peggior difesa del campionato. La situazione è già seria e rischia pure di diventare grave.