La penna degli Altri 26/09/2010 11:18

Corsa interrotta

Il gol di Vucunic, che ha mandato in estasi l’Olimpico (soltanto Ranieri ha conservato un sereno distacco dagli eventi) e rimesso in corsa la Roma, ha spezzato l’equilibrio di una partita mai bella, ma sempre combattuta in ogni angolo di campo, giocata da due squadre tutt’altro che perfette, con un elevato numero di errori, anche per stanchezza e ha messo in vetrina soprattutto i limiti attuali dell’Inter, che nelle ultime due gare sembravano in qualche modo spariti e che invece sono riapparsi all’improvviso. Nonostante una traversa (alta) di Stankovic a metà del primo tempo, i nerazzurri sono apparsi sempre troppo lunghi, spesso scollegati fra le linee e mai in grado di mettere in crisi gli avversari, che hanno giocato con più voglia e maggiore volontà, in una partita tenuta bene in mano da Morganti.

Convinti della possibilità di sorprendere , i nerazzurri hanno cercato con insistenza la conclusione da lontano (senza trovare mai la porta), anche quando sarebbe stato più produttivo entrare in area centralmente. Ma la serata poco ispirata di Eto’o non ha aiutato. Più in generale, partire con una squadra a trazione anteriore e finire con un attaccante in meno (fuori Milito, tornato quello visto fin qui, a parte il Bari), quando la Roma aveva comunque speso molto, non è apparsa un’idea brillante. La partita sembrava destinata allo 0-0, però anche alla fine le due squadre hanno cercato il colpo: alla Roma è riuscito, all’Inter no. Ed è una sconfitta che dovrà servire a Benitez chiarirsi le idee.

Ranieri ha saputo gestire con classe ed esperienza il momento delicato. Ha inserito Me-

nez, che l’Inter storicamente ha sempre sofferto, per le sue qualità dinamiche palla al piede; ha presentato un sistema di gioco speculare rispetto a quello di Benitez; ha cercato di contrastare in ogni parte del campo le iniziative interiste e ha cercato di puntare sulle ripartenze, alzando il ritmo.

È stato nella prima parte della ripresa che la Roma ha avuto la possibilità di passare, quando Borrielloè arrivatoc on 1/100 di secondo di ritardo sull’assist di Menez (10’) e sulla punizione di a due in area, per un errore che un come Julio Cesar non dovrebbe mai commettere (conclusione sopra la traversa, 16’). Poi l’Inter ha provato a ridare equilibrio al match, accentuando la spinta nella parte finale, ma in maniera confusa ed esponendosi al contropiede giallorosso, già prima di andare in vacanza negli ultimi tre minuti. Quando Vucinic ha fatto vedere a Ranieri che l’idea di mandarlo in campo al posto di non era soltanto coraggiosa, ma anche logica.