La penna degli Altri 05/09/2010 11:40

Baptista, Cicinho, Doni e altri quattro Sul bilancio pesano quindici milioni



Doni ha qualche speranza in più di ribaltare la sua situazione. Sul gong del mercato stava per passare al West Ham, poi la cessione è stata bloccata, segno che qualcuno a Trigoria continui a non fidarsi al 100% di Julio Sergio. Doni, 4,1 milioni lordi di stipendio che saliranno a 4,3 nella prossima stagione (e ha pure un opzione per il rinnovo fino al 2013), deve ripartire dal ruolo di terzo ma punta a tornare il primo. Sembra che qualcosa sia cambiato anche nella testa di Cicinho. Relegato nel «gruppo B», nell'ultimo periodo si è allenato con la voglia che aveva smarrito per provare a riconquistare Ranieri. Il suo ragionamento è semplice: i concorrenti nel ruolo, Cassetti e Rosi, non sono Garrincha. Rivederlo titolare sarebbe una bella sorpresa. E una giustificazione al suo ingaggio: 3,8 milioni che diventeranno 4 nella prossima stagione, l'ultima del contratto.

Opposta la parabola di Okaka. Utilizzato in Supercoppa e con il Cesena, ora è tornato nelle retrovie dell'attacco dopo l'arrivo di Borriello. Durante l'estate aveva ricevuto diverse offerte dall'Inghilterra: il Fulham, per esempio, l'avrebbe confermato. La Roma ha bloccato tutto sul nascere, salvo poi cederlo in prestito al nell'ultimo giorno di mercato ma il giocatore si è opposto. Guadagna 700mila euro lordi, l'anno prossimo salirà a 900mila: possibile che saluti prima la Roma. Greco è meno giovane di lui ma voleva comunque andare a giocare con continuità: il trasferimento al Padova sembrava fatto ed è saltato in extremis. Ora è il vice del vice di Pizarro: Simplicio. Durante l'estate ha fatto bene, chissà che non possa tornare utile a Ranieri. Loria e Antunes, invece, non hanno speranze di tornare protagonisti nella Capitale. E infatti sono gli unici due esclusi dalla lista Uefa per la . Il primo guadagna troppo - 1,2 milioni di euro lordi - per trovare una squadra in serie B. Salvo novità a gennaio, saluterà tutti a giugno. Antunes doveva finire in Grecia, ora si sta tentando di piazzarlo in paesi dove il mercato è ancora aperto: Romania ed Emirati Arabi.