La penna degli Altri 26/08/2010 12:49

Zeman: «Totti il top. Lippi? In Calciopoli»

IL ROMANISTA (V. META) - Zdenek Zeman sempre all’attacco, anche dal punto di vista dialettico. In

un’intervista al mensile Max il boemo ha toccato gli argomenti più diversi, da Calciopoli a Cassano, passando per Mourinho. Le parole più belle, però, sono state per , che secondo Zeman, è ancora il più forte di tutti.
 
« è eclettico e può giocare ovunque. È da quindici anni che si tira la Roma sulle spalle! Al contrario di Del Piero, che non è più indispensabile». Quanto all’ultimo nato della dinastia dei fantasisti italiani, Antonio Cassano, l’opinione del tecnico non lascia spazio a repliche: «È un talento, ma non è mai stato decisivo». Non è andata meglio a un altro protagonista della storia recente del nostro calcio, Josè Mourinho: «Ha vinto la  giocando l’anticalcio, non da squadra che passa per la migliore d’Europa...».
 
Zeman è quindi tornato a parlare della , la rivale antica contro cui si era già scagliato nell’agosto 1998, accusando i bianconeri (allora allenati da Lippi e diretti dalla triade Moggi-Giraudo-Bettega) di abuso di farmaci e sostanze dopanti. A proposito dell’ex commissario tecnico della Nazionale, ha detto: «Lippi non lo valuto per un Mondiale fatto bene o male, ma per la sua storia. Non mi sono piaciuti i suoi anni alla , dove penso abbia partecipato attivamente a Calciopoli». Quanto al nuovo allenatore della Gigi Delneri, ha
preferito sospendere il giudizio «perché - ha spiegato - fa cose che non sono nel mio spirito».
 
Infine, il boemo ha espresso un parere complessivo sul calcio contemporaneo: «È tutto business e gioco individuale, dentro e fuori dal campo. Gli allenatori non contano più nulla. Fanno tutto i procuratori». E la tessera del tifoso? «E’ una confessione di impotenza, per pochi delinquenti pagano in migliaia».