La penna degli Altri 04/08/2010 10:27
Zar Spalletti punta sulla Roma
Spalletti, cosa ci ha lasciato in eredità il Mondiale? «Grande amarezza e una serie di effetti negativi. Però...». Però? «Difendo gli azzurri. Dal primo allultimo. É follia cercare di mettere sullo stesso piano il trionfo in Germania e il risultato negativo in Sudafrica. Non siamo 1-1; siamo 10-1 per Lippi. Invece ho letto tanti commenti sgradevoli e ingiusti». Anche il c.t. ha subito attacchi pesanti. «Marcello è stato onesto nella sua autocritica. Nei suoi confronti, invece, non cè stato altrettanto stile. Lippi deve restare nel calcio italiano. É un patrimonio che non va perso». Ora tocca a Prandelli. «Scelta perfetta». Il nuovo c.t. aprirà agli oriundi. «Giusto. Ripartiamo da zero e dobbiamo sfruttare tutte le nostre risorse. Amauri e Thiago Motta sono importanti. La Germania multietnica insegna». In più via libera a Cassano e Balotelli. «Spero che Balotelli vada al Manchester City. Per lui sarebbe unesperienza importante e noi, tra dodici mesi, avremo le idee più chiare su questo giocatore. In Inghilterra conta quello che fai sul campo. Ci sono meno "discorsi" e meno intrusioni. In Italia il rapporto con Balotelli è tutto sbagliato».
In che senso? sto e per tre mesi sono critiche furiose. Non siamo equilibrati. E, soprattutto, oggi agosto 2010, non sappiamo quanto valga veramente Balotelli. La Premier ci aiuterà a capire». Se nè andato anche Mourinho. «Lo Special One è stato furbissimo. Ha vinto tutto, ha detto tutto a tutti, ci ha preso per il sedere, ha guadagnato quello che ha voluto e dopo ha salutato e ha scelto il Real. Dove ricomincerà il giochino. Una freddezza e una lucidità da killer. Come professionista non si discute. Ma i sentimenti dove li mettiamo? Io ho scelto spesso con il cuore invece che con la testa. E ne sono fiero». Ora tocca a Benitez. « Altrettanto bravo, ma più umano. Farà bene. LInter può ancora vincere tutto». Inter in pole position: chi mettiamo poi in prima fila? «La Roma. Mi piace la scommessa su Adriano. Il brasiliano ha la potenza e la classe per dialogare con Totti e Vucinic. Se Adriano è quello vero la Roma ha raggiunto lInter».