La penna degli Altri 21/08/2010 12:27
Un capitale di passione da non disperdere
È un patrimonio da non disperdere, è la vera differenza tra la Roma e molte altre squadre. In linea teorica dovrebbe essere anche uno dei motivi che rendono appetibile una società in vendita. Si parla tanto di perdita di appeal del calcio italiano eppure la Roma può offrire a un compratore non solo la storia e limmagine della città, ma anche una passione totale da parte del pubblico. Non sono state settimane facili, le ultime. Fa bene Ranieri a dire ai suoi giocatori di concentrarsi soltanto sul calcio e di non pensare alle vicende societarie. Ma è unimpresa quasi impossibile, perché non conoscere il proprio futuro è sempre fonte di inquietudine. I dirigenti stessi, quella che viene chiamata «la squadra nascosta», rischiano di perdere la lucidità per navigare nella direzione giusta e, soprattutto, remando tutti nella stessa direzione. Non è un caso che ieri, prima della partenza della squadra, Rosella Sensi si sia fatta vedere a Trigoria, per incoraggiare il gruppo e richiamare tutti alla necessità di essere uniti.
La lunghissima vicenda societaria e lautofinanziamento che la Roma si è dovuta imporre ben prima della crociata di Michel Platini per il fair play finanziario del calcio hanno portato a due fatti chiarissimi: 1) la Roma procede da tempo sul mercato quasi soltanto con acquisti a parametro zero; un buon affare per non spendere nellimmediato, un cattivo affare per il monte stipendi che, non a caso, è in continuo aumento; 2) lossatura della squadra è praticamente la stessa dellera Spalletti. Basta pensare alla possibile squadra di stasera: Lobont; Cassetti, Mexes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Perrotta, Vucinic; Totti. Escluso il portiere (comunque una riserva) e Riise al posto di Tonetto poteva essere la formazione della Supercoppa 2006. Adriano e Simplicio partiranno dalla panchina: sono stati buoni colpi, anzi ottimi, se si guarda al bilancio immediato di una società senza cash. Ma sono anche la risposta a chi si chiede il perché della telenovela di Nicolas Burdisso.