La penna degli Altri 17/08/2010 11:52

Trigoria, è guerra di potere

Bisogna fissare una linea, oltre la quale non si può e non si deve andare. In ballo non c’é solo la Supercoppa di sabato, ma una stagione teoricamente propizia, con Inter meno forte e e Milan in panne. Se la Roma si rimette in carreggiata, può farcela (e sapete a che cosa ci riferiamo); in caso contrario, con questi chiari di luna, prepariamoci al peggio.

Analisi tecnica. Claudio Ranieri é un pragmatico pentito. Ha cambiato preparazione. Modifica il modulo a ogni partita. Ha studiato, o comunque condiviso, un calendario che sembra disegnato da Benitez. Il calcio é fatto di poche e chiare idee. Se le idee si fanno confuse, si chiude bottega. Ranieri ha fatto benissimo nel periodo della difficoltà, quando é stato chiamato ad arrangiarsi. Ora, nell’abbondanza, divaga. Qui c’é bisogno, prima possibile, subito insomma, dell’altro Ranieri, che esiste e perciò ritornerà.

Scelga il modulo, intanto. Per esempio: un quattro, tre tre, oppure il rombo. Perché? Perché i centrocampisti non stanno bene e in due ( sempre sotto sforzo, Pizarro con la condrite) non reggono. Perché davanti non si può fare a meno di , Vucinic, Menez e Adriano. Uno può stare in panchina, due no.

Analisi societaria. Qui é allarme puro. C’é la vecchia e consolidata guardia, carica di medaglie. E una nuova, che cerca di conquistare il potere approfittando della nota situazione societaria. Nel mondo del mercato girano organigrammi futuri. Invenzione? Sarà. Sappiamo a chi è stata presentata questa versione giallorossa: Montali , accanto a lui l’attuale Salvatore Scaglia, Bruno Conti alle giovanili, tali Valentino Angeloni (osservatore dell’Udinese, ora al Taranto) e Roberto Samaden, protagonista dei campus interisti, addetti alla campagna acquisti. Daniele Pradè, che da anni fa il mercato senza soldi, a casa o dove gli pare. Tempestilli pure.

Rosella Sensi oggi sarà a Visso per il secondo anniversario della morte di Franco Sensi (quanto ci manca), ma poi chieda che cosa é successo a Parigi e Grosseto e corra ai ripari, presentandosi a Trigoria per tagliare i seminatori di zizzania: ne ha il potere. Montali no e nel cuore ha Atene, dove ha portato la Roma a prendere cinque gol e se stesso a farsi fotografare con la sciarpa della squadra di casa: l’ha baciata?