La penna degli Altri 30/08/2010 10:35

«Tranquilli siamo più forti di un anno fa»

a prendere lo scudetto sfuggito di un soffio. Ma purtroppo il calcio non è sempre così lineare, soprattutto se nel frattempo ci sono altre squadre che si sono rafforzate e hanno bellicosi propositi di riscatto. Jeremy è consapevole anche di questo: «Sarà un campionato ancora più combattuto e difficile». Ma il francesino è pronto a combattere, a giocarsi tutto in campo. Con la Roma e con la nazionale. Oggi, entro le 11, dovrà farsi trovare nel raduno della Francia (insieme a monsieur le capitaine, Philippe Mexes) a Clairefontaine in vista delle partite dei galletti contro Bielorussia e Bosnia per le qualificazioni europee. Perché Blanc, come Ranieri, punta su di lui. Già, Ranieri. L’uomo che è riuscito a far emergere il vero Jerry. O almeno a far vedere le potenzialità di questo ragazzo. Menez, ai giornalisti francesi di France Football che non si perdono più una sua partita, parla ancora del suo rapporto con l’allenatore: «Come è andata la preparazione della stagione? Bene. Ho parlato con Ranieri a proposito della mia posizione. Inizialmente, voleva che giocassi sulla fascia sinistra, adesso a destra in un 4-4-2, e sta andando molto bene».

 

A dire il vero, benino. Perché si vede che Jeremy ora è più maturo, più partecipe di quello che avviene nella squadra, ma sia a San Siro, sia sabato col Cesena, ha viaggiato ancora a sprazzi. Senza riuscire a trovare la continuità e l’incisività che i tifosi si aspettano. Eppure lui non ha dubbi sulle potenzialità della nuova Roma:

«Ci sono stati dei buoni acquisti, Simplicio, Adriano e il fratello di Nicolas Burdisso, Guillermo. Questa è la stessa squadra della scorsa stagione, ma con tre giocatori in più. Quindi è chiaro che siamo più forti. Le rivali

saranno ancora l’Inter, che ci ha battuto nella Supercoppa Italiana, e poi il Milan e la . Sarà comunque un campionato molto difficile ». Un campionato nel quale la Roma dovrà fare a meno di Adriano per un mese. Jeremy per il nuovo compagno ha solo belle parole: «E’ una bella persona. E’ aperto, ride con tutti, anche se dovrà stare fuori un mese. Si sta inserendo bene, ma è anche vero che inserirsi nella nostra squadra non è molto difficile. Perché abbiamo un buon gruppo, andiamo tutti d’accordo».


 

Quelli di France Football gli chiedono se il campionato italiano sia ancora quello più competitivo. Menez ne è certo: «Sì, è ancora il più difficile. E il fatto che la nazionale italiana sia stata eliminata al primo turno del Mondiale non cambia il mio giudizio». Anche perché, secondo Jeremy, sono state proprio l’Italia e la

Roma a farlo crescere come persona e come giocatore: «Venire in Italia mi ha permesso di crescere sul campo e anche fuori, come uomo. Sono passati due anni da quando sono qui... Sì, ora mi sento bene. Il primo anno è stato un po’ difficile, ma ora mi sento alla grande».