La penna degli Altri 10/08/2010 11:11

Taddei va: la Roma ha ritrovato il corridore

Non solo corsa Un maratoneta dai piedi di velluto. Quelli come lui, che corrono con il contachilometri ai piedi, talvolta ingannano la critica: pensi che siano classificabili nella casella «muscolari». Errore: Taddei è un brasiliano che corre con classe. Cioè: uno che quando rallenta il passo, mette in mostra una discreta tecnica. Per dire: fu lui, in una notte ateniese dell’ottobre 2008, contro l’Olympiacos, a esibire un numero di alta scuola, ribattezzato l’«Aurelio» per dedicarlo ad Andreazzoli, uno dei collaboratori di Spalletti. Il numero imperversa ancora oggi su Youtube: pallone controllato con il piede , tocco con il tacco ad aggirare il sinistro, pallone che viene ripreso dal . Fa venire il mal di testa a raccontarlo, figurarsi al difensore che fronteggia Taddei.

La Nazionale Uno così, tornato ai suoi livelli dopo un periodo difficile, può servire anche alla Nazionale. La convocazione di Amauri ha aperto la pratica oriundi: Taddei può allegare il suo dossier. Origini italiane, fidanzata italiana, lungo soggiorno italiano, mai una convocazione nelle nazionali brasiliane. Un identikit perfetto, reso ancora più credibile dalle dichiarazioni rilasciate da Taddei durante il ritiro di Riscone di Brunico: «Ho atteso per oltre un anno notizie dalle nazionali. Ora non voglio più perderci il sonno. Posso però dire che la fidanzata italiana mi fa sentire ancora più italiano». Precisazione d’obbligo: in questa storia, Taddei ha accuratamente evitato di fare il ruffiano. Avrebbe potuto rilasciare dichiarazioni d’amore per l’Italia in tempi sospetti, ma ha taciuto. Ora che il suo legame con l’Italia si è rafforzato ulteriormente, si è lasciato andare, per la prima volta, a un’apertura ufficiale sulla questione.



Parola a Prandelli.

In attesa degli eventi, ecco un Taddei tornare a spadroneggiare sulla sua corsia. Con Ranieri ha migliorato il repertorio: ha curato la fase difensiva e nei rientri il suo contributo è essenziale. È un vero esterno a tutto campo, capace di coprire settanta metri, difesa-attacco. Maratoneta oggi, oriundo e «paisà» domani?