La penna degli Altri 04/08/2010 12:32
Roma, in pole ci sono i romani
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CORDATE ROMANE - Al contatto che cè stato con i rappresentanti del fondo arabo non hanno dato troppa importanza neanche i vertici della banca, al massimo potrebbe entrare con una piccola quota di minoranza. Limpressione è che alla fine la partita si giocherà sui tavoli dellalta finanza romana. Lunico imprenditore che finora si è mosso per manifesta re la sua disponibilità a poter tratta re con Rotschild, quando i tempi sa ranno maturi, è stato Giampaolo Angelucci, elemento di punta di una famiglia che intende diversificare la propria attività imprenditoriale. I contatti finora sono stati solo esplo rativi, ce ne saranno altri, ma al momento Angelucci sembra essere il più accreditato a poter trattare la Roma al prezzo che stabilirà ladvisor, tra i 130 e i 150 milioni. Limprendi tore, che è nel patto di sindacato di Unicredit, attualmente è in vacanza a Senigallia, avrebbe progetti ambi ziosi e la sua passione per la Roma, mai ostentata, lha alimentata nel ricordo della madre. Il padre Antonio, deputato del Pdl, ha dato il suo assenso. La famiglia Angelucci sarebbe intenzionata a muoversi da sola, senza partner e sarebbe interessata anche alla costruzione dello stadio di proprietà, per il quale in autunno potrebbe esserci il via libera.
ADEMPIMENTI - Fonti vicine alla banca non danno per facile tro vare una soluzione per la Roma, anche se come società quo tata in Borsa e dopo la firma dei contratti tra Italpetroli e Unicredit, si può acqui stare in un mese. Ci sono degli adempimenti post-con trattuali da assolvere, ma in dieci giorni è fatto tutto. Probabilmente si entrerà nel vivo tra la fine di settem bre e i primi di ottobre e la questione romana non riguarda solo Angelucci. La banca aspetta di conoscere le prossime mosse di Francesco Angelini. Limprenditore farmaceutico ha fatto perdere le sue tracce, ma po trebbe rientrare in una cordata che comprenderebbe altri imprenditori (possibile anche il fondo Clessidra) e che farebbe capo a Giovanni Malagò, vigile, nel suo osservatorio privile giato dellAniene, sulla questione romana.