La penna degli Altri 29/08/2010 13:45

Ranieri: «Troppo arruffoni c’era voglia di strafare»

Tornando alla deludente serata di ieri, Claudio Ranieri è deluso pur mantenendo l’equilibrio: «Non era questo l’esordio che mi aspettavo, forse ci ha tradito la tensione. Siamo stati arruffoni e non abbiamo ripetuto la partita di Supercoppa. Non abbiamo mai trovato il varco giusto per sfondare il muro del Cesena, nonostante le situazioni pericolose siano state create. Forse troppo leziosi, ma non vorrei dare la croce addosso a nessuno dopo appena novanta minuti: dobbiamo accontentarci del pari perché il Cesena poteva anche vincere». Poi il tecnico parla dei singoli, per approfondire il discorso: «Vorrei rivedere il Vucinic dello scorso anno, l’attaccante che parta da sinistra e salti l’uomo di slancio. Anche Menez può dare di più, entrambi si sono impegnati e ci hanno provato come potevano, ma evidentemente non era la nostra serata». La squadra è sembrata ancora ingolfata anche dal punto di vista fisico e Ranieri risponde: «Ci sono alcuni giocatori in ritardo perché hanno ripreso dopo il Mondiale. È comprensibile che all’inizio la condizione fisica sia approssimativa. Stiamo lavorando molto e abbiamo bisogno di tempo per smaltire i carichi. Contro il Cesena abbiamo giocato una partita monocorde, per questo gli avversari ci hanno imbrigliati. Sono certo che durante la sosta troveremo anche la brillantezza che ci permetterà di fare la differenza nelle prossime partite».

Anche Pizarro è rammaricato e parla di malasorte: «Ci dispiace, abbiamo dato tutto e sprecato tanto. La porta avversaria era stregata, i nostri avversari non hanno corso di più, il problema è che noi ci siamo mossi male in campo. Purtroppo sulla nostra strada abbiamo trovato un Antonioli paratutto a 41 anni, ma dobbiamo necessariamente essere più concreti» . Il cileno ha risposto anche sulla competitività della squadra: «Ibrahimovic è andato al Milan, ma Burdisso è tornato alla Roma e noi saremo all’altezza fino alla fine. Noi faremo un grande campionato».

Matteo Brighi, frenato da Antonioli in pieno recupero a un passo dal vantaggio, gli fa eco: «Sapevamo che il Cesena era una squadra atleticamente fresca, noi non siamo stati lucidi ma il cammino è ancora lungo». Chiude Marco Cassetti: «Sul piano della corsa abbiamo sofferto tanto, siamo amareggiati. Nel primo tempo abbiamo fatto il loro gioco, poi nella ripresa c’è stato un miglioramento. Non abbiamo pareggiato perché manca la determinazione agonistica: la Roma ha maggiori motivazioni rispetto all’ultima stagione».