La penna degli Altri 29/08/2010 14:03

Ranieri amaro: «Un inizio così non lo volevo»

Prova a mitigare la delusione ma continuando a parlare gli riesce difficile: «Non era questo l’esordio che pensavo. Siamo stati arruffoni e abbiamo sbagliato tanto, troppo. Volevamo ripetere la gara di San Siro contro l’Inter ma il Cesena è stato bravo ad aspettarci e ripartire». Gli chiedono un’analisi sui singoli: «Ci siamo schiacciati troppo con Riise e Cassetti. Vucinic e Menez? Quando girano, gira tutta la squadra. Abbiamo calciatori che danno del tu alla fantasia come loro due e . Stavolta, però, non è andata bene ma ricordiamoci che siamo solo alla prima giornata. E’ chiaro che vorrei vedere il Mirko dell’anno scorso, dove a sinistra faceva cose egregie. Se la cosa non avviene, debbo per forza correre ai ripari: sarebbe sciocco continuare a subire senza accorgimenti. Stiamo lavorando tanto e dobbiamo digerire il lavoro svolto».

E’ onesto quando non si appella alla cattiva sorte: «Lo sapete che non lo faccio mai – spiega - Non mi piace parlare di sfortuna, lo scorso anno abbiamo fatto 24 gare senza perdere però prima di queste c’erano stati ugualmente momenti difficili. Complimenti al Cesena e a Antonioli che ha fatto una serie di parate incredibili». Ad un certo punto, prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Abbiamo fatto un notevole passo avanti rispetto alla Supercoppa, soprattutto a livello di condizione fisica anche se forse ci è mancato il cambio di passo».

La sconfitta dell’Inter contro l’Atletico Madrid gli interessa poco: «Già sapevano da soli che erano battibili. Per quanto ci riguarda siamo coscienti del nostro valore e ci stiamo attrezzando per essere competitivi». Passerella finale sul mercato: «Ibrahimovic al Milan? L’ho detto sabato in conferenza stampa: con il suo arrivo i rossoneri hanno colmato il gap con l’Inter. Io sono però contento dell’arrivo di Burdisso. Ringrazio la dottoressa Sensi: era l’unico acquisto che avevo chiesto. Lui incarna quello spirito che mi piace: abbiamo tre titolari per due posti, ora sono più tranquillo».