La penna degli Altri 15/08/2010 15:53

Per la Roma c'è la fila



CORDATA - C’è anche la paro­la cordata tra le parole pro­nunciate dal dottor Grimal­di. Come era due, quattro, sei, otto mesi fa. Perché que­sta storia è una storia antica e vede protagonista da oltre un anno il dot­tor Francesco Angelini, mister Tachipirina, l’imprenditore farmaceutico romano e ro­manista che, prima delle parole di Grimal­di, era stato l’unico a manifestare pubbli­camente il suo interesse nei confronti della società giallorossa. Un interesse che non ha mai smentito, anche se ormai sono mesi che non dà più segnali, mesi trascorsi tra con­ferme del suo interesse ma, anche, voci di un suo ritiro. Angelini e Unicredit sarebbe­ro i componenti della cordata con Clessidra che vuole assumere il controllo del pacchet­to di maggioranza della Roma, con percen­tuali che vedrebbero un 35-40% ciascuno per Angelini e la Banca, il resto per Clessi­dra. Un progetto a cui l’imprenditore roma­no sta lavorando da oltre un anno, prima in grande collaborazione con Unicredit, poi con qualche punto di vista diverso, comun­que con l’obiettivo di arrivare a dama.



LE TAPPE
- Proviamo a fare un po’ di storia di questo progetto. Partito subito dopo l’in­tervista che un anno fa il dottor Angelini ri­lasciò a questo giornale. In questo lungo an­no, l’imprenditore, consapevole che solo nel momento in cui la famiglia Sensi fosse usci­ta di scena avrebbe avuto una chance, ha lavorato per molto tempo a braccetto con i massimi esponenti dell’Istituto bancario di­retto dal dottor Profumo. In un primo mo­mento, il terzo polo, diciamo così, era stato individuato nel gruppo Caltagirone, interes­sato allo stadio, poi uscito di scena. Nello stesso tempo anche il fondo Clessidra ave­va dato disponibilità a entrare a far parte della cordata, disponibilità che pare proprio sia ancora d’attualità, C’è stato un momen­to, in questa vicenda, in cui il terzo polo era diventato il gruppo Wind di Sawiris, poi a quanto sembra l’imprenditore egiziano si è messo in proprio. Di sicuro, inoltre, il dot­tor Angelini ha incontrato, nel suo ufficio nel quartiere Tuscolano, un fondo tedesco e uno americano, entrambi interessati a entrare nella Roma con una quota di mi­noranza. E di sicuro non più tardi di due mesi fa, l’affare era chiuso, « mancano solo pochissimi dettagli » così le parti in causa all’epoca facevano sapere in via ufficiosa. Una chiusura che nel corso di quest’anno era stata supportata dal sì del Coni nel corso di un incontro, ufficialmen­te per motivi di bridge, tra Angelini e il pre­sidente Gianni Petrucci, presente anche il segretario generale Raffaele Pagnozzi. Co­sì come c’era stato il semaforo verde del Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, con cui il dottor Angelini ha avuto più di un contat­to. Era tutto fatto e deciso. Poi è accaduto qualche cosa che ha bloccato tutto.



LA CHANCE
- Ora, però, pare che quel qual­cosa, potrebbe essere azzerato. Clessidra c’è, così come c’è Unicredit. «Per certi ver­si questa per noi è la soluzione ideale, An­gelini c’era, poi non più, ma ha continuato a mandarci segnali d’interesse. Se vuole, Unicredit e Clessidra sono disponibili ad af­fiancarlo » : così ieri un autorevolissimo esponente dell’Istituto bancario ci ha detto dal luogo delle sue vacanze. Tocca ad Ange­lini. Se vuole ancora la Roma, batta una col­po. Troverà le risposte che voleva e, peral­tro, già conosceva.