La penna degli Altri 14/08/2010 12:16

Pecoraro: «Derby di notte? Vedremo Lo stadio? Senza forze dell’ordine»

SIMULAZIONI

Non solo le notturne, ma pure il comportamento non esemplare dei giocatori. Secondo il Prefetto Pecoraro al fine di evitare incidenti va considerato anche questo aspetto. «Chiedo alla Lega Calcio e agli organi sportivi - ha detto - la massima severità per i fatti che avvengono in campo. Servono squalifiche per i giocatori che simulano o aizzano la folla e questo può essere un deterrente. Anche i giocatori in campo devono essere esemplari, devono avere comportamenti sportivi. Certi comportamenti, insulti o simulazioni non hanno effetto positivo ma possono diventare motivi di disordine. Chiediamo anche alle società di intervenire, perché ciò è anche nel loro interesse».

TESSERA DEL TIFOSO

L’argomento della conferenza si è poi spostato su un tema particolarmente spinoso come quello della tessera del tifoso. Pecoraro su questo è stato chiaro, non ci saranno marce indietro: «Ho parlato con il nuovo Tagliente, perché abbiamo scritto insieme i decreti Pisanu - ha spiegato -. Il nostro obiettivo è togliere dallo stadio le forze dell’ordine e gli scalmanati e farvi rientrare le famiglie. Bene dunque gli steward e le iniziative che vanno in questa direzione, come la tessera del tifoso, che serve a fare entrare solo chi ama la sua squadra e non chi ci va solo per fare disordini. Perché, per essere chiaro, gli ultrà allontanano la gente dagli stadi. La partita è più bella dal vivo che in tv, per cui auspico che tutti i tifosi accettino la tessera e chi va a tifare la sua squadra non deve avere timori. Quelli li devono avere solo chi va allo stadio a creare disordini».


Pecoraro ha aggiunto di sperare che «ciò non costituisca un motivo di scontro tra tifosi e forze dell’ordine, perché non faremo sconti. Non possiamo accettare che nostri operatori ritornino a casa insultati o feriti. Basta con i bollettini di guerra. Noi cercheremo di usare il manganello il meno possibile ma certe cose non le accetteremo mai e non guarderemo in faccia a nessuno. Questa è la linea che ho dato al nuovo Tagliente, che è pienamente d’accordo con me». «Le partite - ha concluso Pecoraro - devono essere momenti di serenità. Pochi scalmanati non possono dare l’immagine della Roma sportiva».