La penna degli Altri 31/08/2010 10:45

Luna storta Vucinic La Roma lo aspetta ma Ranieri ha fretta

Il vizietto È un remake, il Vucinic viso pallido di questi tempi. Come ai tempi di Lecce, in cui le vacanze duravano fino ad ottobre. Come nel 2006, quando sbarcò a Roma con un ginocchio che non stava bene. Come nel 2008, quando si svegliò all’improvviso a Bordeaux, nel giorno del suo compleanno, 1 ottobre. Come nell’autunno 2009, quando i tifosi lo fischiavano e Ranieri lo difendeva. Ma stavolta, è davvero come le altre volte? C’è qualcosa che sfugge all’umana comprensione, nell’ennesima falsa partenza di Mirko. A luglio, a Riscone di Brunico, era scattato benissimo ai blocchi: gol di classe — lo stile si vede anche contro i boscaioli —, i complimenti di Roberto Pruzzo, il bomber del secondo scudetto giallorosso, gli applausi dei tifosi. Da agosto, indietro tutta, con il sigillo del passaggio sciagurato in Supercoppa per rimettere in gioco l’Inter. A ruota, la rabbia dei compagni, la partita sbiadita col Cesena, tanto nervosismo. Malessere Che cosa ha Mirko? Ansie da un figlio — si chiamerà Alexander — in arrivo? Le sirene dei club europei? Quel filino di arroganza che prende tutti quando cominciano a dirti «ehi, ma lo sai che sei un fenomeno? » .

Inquietudine dei talenti pigri, che faticano a ritrovare il ritmo vita-lavoro? Tanti indizi, un delitto: il Vucinic stranito degli ultimi tempi, capace di arrabbiarsi anche ad un controllo doping o di rifiutare l’autografo ad un ragazzino. Chi lo conosce bene, liquida così il problema: « è scoglionato » , espressione molto romana che non ha bisogno di traduzione. E perché sarebbe «scoglionato»? Ha la luna storta, è consapevole di non giocare bene, sbaglia gol facili e diventa tutto più difficile. «Passerà», dicono, come gli è sempre passata. La Nazionale Ora Vucinic ha due partite e una maglia per cominciare la lunga marcia che lo porterà a ritrovare se stesso: la Nazionale del Montenegro, in cui ha già segnato 9 gol, e le gare di qualificazione europea con Galles (il 3 settembre, in casa) e Bulgaria (il 7 settembre, fuori). I colori del Montenegro possono aiutarlo, nella ricerca dei passi perduti: il giallorosso romanista. Il 2 settembre, Mirko sarà il piatto forte della conferenza stampa della vigilia: occasione buona per sapere qualcosa di più sul suo momento. Di sicuro, Ranieri, che stravede per lui, ma pretende di più, seguirà da lontano i suoi passi. Poi, al ritorno interverrà. Alla sua maniera: due chiacchiere, consigli, avvertimenti.