La penna degli Altri 30/08/2010 10:59

La Roma si spacca e Ranieri soffre

Contratto: parti lontane Per questo i sussurri di Trigoria raccontano un Claudio Ranieri preoccupato. Intendiamoci, il suo desiderio è quello di fermarsi a lungo a Roma, ma anche il primo incontro per il suo rinnovo fino al 2013 fa non è stato senza problemi. Il legale del tecnico, Mattia Grassani e la dirigenza si sono trovati lontani e, finora, non è stata data ancora una risposta alle richieste. «C’è da lavorare parecchio», dicono le parti, anche perché le basi economiche sono assai diverse dall’attuale. Certo, il lieto fine sarebbe dietro l’angolo se non fosse che dal primo settembre comincerà di nuovo il gran ballo di voci intorno alla nuova proprietà, rilanciato dalle dichiarazioni di Alessandro Grimaldi Sr., consigliere d’amministrazione del fondo Clessidra che a «Repubblica» ha detto: «Siamo interessati al club in una cordata», a cui parteciperebbero i soliti noti Angelini e Angelucci. E per la panchina che cosa vorrà fare il futuro presidente?



Nervosismi In questo clima di attesa è chiara la perdita di armonia del gruppo dirigenziale. Professionalmente Conti, Mazzoleni, Montali, Pradè e Tempestilli (l’ordine è alfabetico...) sono inattaccabili, Dalla tenuta del bilancio al settore giovanile (in cui si è dovuto mediare la ruggine fra Alberto e l’emergente Stramaccioni), dall’organizzazione della prima squadra ad un mercato fatto sempre con mezzi ridottissimi, i risultati hanno sempre parlato per lo staff, ma il vuoto di potere creatosi al vertice — la presidente Rosella Sensi vive inevitabilmente da commissariata — e gli interrogativi legati al futuro proprietario, creano un clima di concorrenza (anche la rappresentanza societaria in tv e nei sorteggi di campionato e hanno provocato malumori) che Ranieri non apprezza e la squadra soffre. Un episodio? L’eccessivo nervosismo di Vucinic sabato al momento dell’antidoping. Spia di un malessere di un club in mezzo al guado. Che nasce e muore tutti i giorni