La penna degli Altri 29/08/2010 18:48
Il problema di Ranieri. Vucinic e la falsa partenza
Non è la prima falsa partenza per l'attaccante Montengrino, che al quinto anno di Roma conferma le (brutte) abitudini dei quattro precedenti. Lo scorso anno il numero nove giallorosso si è sbloccato il 1 novembre in casa con il Bologna dopo una pioggia di fischi e una marea di errori sottoporta. L'anno precedente l'unico centro realizzato dall'attaccante nei primi mesi di campionato: il 28 settembre, all'Olimpico contro l'Atalanta (un altro lo aveva realizzato un mese prima in Supercoppa). Poi, un lungo silenzio fino al 23 novembre, Lecce Roma. Che l'attaccante di Niksic fatichi a entrare in forma dopo l'estate lo aveva già dimostrato nelle prime stagioni romaniste: nel 2007-2008 prima rete il 28 ottobre (Milan-Roma), per poi confermarsi tre giorni più tardi contro la Lazio in casa. L'anno prima, quello dell'esordio con la Roma, nessun guizzo fino al 28 gennaio (Roma-Siena). Anche nell'ultimo anno al
Lecce, cinque stagioni fa, stesso problema: silenzio assoluto fino al 20 novembre, giorno della prima rete contro il Siena. Quanto ancora dovrà aspettare Ranieri?
ULTIMI COLPI - "Il mercato in uscita è chiuso", assicurava ieri sera il ds romanista Pradè. Una mezza verità: dopo aver concluso l'acquisto di Nicolas Burdisso (che si somma a quelli del fratello Guillermo e di Adriano, Simplicio e Castellini), mancherebbe soltanto un esterno per far felice Ranieri. Obiettivo vincolato alla partenza di Julio Baptista. L'ipotesi Schalke, che in queste ore sembrava diventata improvvisamente calda, è da considerarsi tramontata: Magath sceglierà tra Misimovic del Wolfsburg e Huntelaar del Milan, con tanti saluti alla Bestia. L'ipotesi Galatasaray resta in piedi soltanto per l'insistenza del club turco, dopo i ripetuti "no" del brasiliano. Se non riuscirà a cedere il giocatore, difficilmente la Roma potrà formulare proposte al West Ham per Behrami, un altro dei giocatori scelti dal tecnico per rinforzare la squadra. La Roma aveva pensato al prestito, dall'Inghilterra rispondono con una risata e chiedono una cifra tra i 4 e i 5 milioni. Proprio quelli che da Trigoria sperano di ricavare dalla cessione della Bestia.
DONI IN USCITA - Un altro spiraglio in uscita potrebbe aprirsi per Doni. Con il Manchester City il discorso è aperto. In caso di cessione di Given (piace al Fulham), Roberto Mancini, tecnico del club inglese, sarebbe pronto a chiudere con il numero trentadue della Roma. Se l'ipotesi dovesse tramontare, resta viva anche la pista che porta in Portogallo, al Benfica, dove lo vorrebbero, però, soltanto in prestito. In più una sorpresa inglese, un asso nella manica che il giocatore spera di riuscire a giocarsi nelle ultimissime ore di mercato, potendo contare - probabilmente - sulla voglia della Roma di risparmiare gli oltre 4 milioni lordi di ingaggio. In caso di partenza di Doni, a Trigoria non si farebbero trovare impreparati: si valutano i prestiti di Rubinho e Marchetti, portieri "dissidenti" di Palermo e Cagliari.