La penna degli Altri 10/08/2010 11:06
De Rossi: «Niente oriundi? Chi lo sostiene tifava Paraguay»
Lei ha coordinato la scelta dei numeri: avrà il 5.
«È un numero che mi è sempre piaciuto, era quello di Falcao. Lavrei voluto anche nella Roma dopo aver lasciato il 4, maera stato promesso a Mexes. Comunque non faccio troppo caso a queste cose».
Il 10 è andato a Cassano: una maglia con una lunga storia.
«Quando la presi io con Donadoni era una questione di quieto vivere, visto che si andava a giocare a Roma, Totti non cera più e Antonio si era lasciato male con la città. Adesso è diverso. Il livore verso di lui non cè più. È il numero adatto per uno come Antonio. Si è deciso lordine di scelta in base alle presenze e come doti tecniche si avvicina al 10 dellimmaginario comune. E poi adesso è cambiato. Ora la gente lo vede solo come un talento eccezionale, non come uno che manca di rispetto ad arbitri, compagni e avversari. È il più talentuoso, ma ognuno di noi deve essere un punto di riferimento. Il nostro rapporto? Lui e Totti erano i miei migliori amici, poi con Antonio ci sono stati dei problemi, però abbiamo chiarito».
Anche Balotelli a Roma ha avuto problemi: come lo giudica?
«Mi ha impressionato come valore. Lui e Antonio sono tranquilli, matutti dovremo continuare a esserlo anche dopo i k.o. A Roma cè antipatia per Balotelli, ma quando lItalia giocherà allOlimpico penso sarà differente. I tifosi azzurri in genere sono diversi da quelli dei club, che magari non verranno a vedere la partita. Si sa che a Roma sono più affezionati alle squadre che alla Nazionale».
A proposito di tensione, la stagione non comincia bene.
«La violenza è una malattia del nostro calcio. Spero che si vada verso la distensione, ma ho i miei dubbi».
Contento dindossare la fascia?
«Sì, certo, ma la riconsegnerò a Buffon o a Pirlo quando torneranno. Si può essere leader anche senza la fascia, lo hanno dimostrato Totti, Gattuso, Nesta e tanti altri. Ci mancherà la loro personalità, il loro modo di scherzare. Dobbiamo ritrovare la mentalità di quella squadra. AllItalia si chiede tanto, perché abbiamo avuto Baggio, Totti, Del Piero e ora Cassano e Balotelli».
Durante il Mondiale, De Rossi aveva polemizzato con la Lega e i «gufi»: «Mi preoccuperei se 10 milioni tifassero contro, non se lo fa Radio Padania che è una piccola emittente. Vorrà dire che se mai la Padania farà il Mondiale, tiferemo contro».
Tema oriundi: la Lega ha di nuovo criticato la Nazionale.
«Certo i paletti non ce li possono mettere proprio loro che tifavano Paraguay. Di base è un peccato che si perda la matrice nazionale, però la tendenza è questa e chiunque verrà sarà ben accolto».
Basta che rispetti il codice etico di Prandelli.
«Ogni c.t. ha le proprie opinioni. Lui ritiene che sia giusto così ed io in parte condivido. Dobbiamo dare una buona immagine dellItalia».