La penna degli Altri 09/08/2010 12:00
Da Conti a Montella Pescara tante storie
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Quasi quaranta anni prima, nellestate del 1941, il destino aveva ruotato in senso inverso. Lallenatore
Schaffer insistette a lungo per ottenere dal Pescara tale Umberto De Angelis, talento emergente che il tecnico
voleva inserire nel suo undici. Laffare saltò per le esose richieste del presidente abruzzese e De Angelis,
che a Roma avrebbe potuto divenire campione dItalia, sparì nel dimenticatoio accontentandosi di una dignitosa carriera dallenatore negli Anni 50 e 60. Le porte girevoli, però, non finiscono qui e ci riportano
ad una gara del 31 gennaio 1993. AllAdriatico, a poco più di un anno dal mondiale americano, scende in campo con la maglia del Pescara un giocatore quasi dimenticato, Carlos Caetano Dunga
di fronte ha Pluto Aldair che sta vivendo la stagione più brutta della sua carriera. Non gioca in Nazionale da tre anni, il regolamento che impone due soli stranieri e degli acciacchi fisici gli permettono di giocare solo 12 gare
sia Dunga che Aldair, poco più di un anno più tardi, saranno campioni del Mondo battendo in finale lItalia.
Pescara è anche quello che avrebbe potuto essere la Roma senza il caso Manfredonia, ce lo domandammo
il 30 agosto 1987. Quello stesso giorno Ben Johnson corse i 100 metri in 983, Viola in albergo con la
squadra disse: «Immaginate cosa potrebbe fare unala così in un campo di calcio». Ma Johnson barava e il
suo record sarebbe stato annullato, la Roma, invece, si trovò impegnata in un turno preliminare di Coppa
Italia, in cui tutti guardavano gli spalti e la divisione, ora ratificata anche dagli striscioni, tra i tifosi che era
nata nella serata di Coppa contro il Monopoli, pochi giorni prima.
Cè poi la Pescara delle gare contro la Juventus, come quella del 9 agosto del 2005, con il simpatico Lapo
Elkann pronto a far capire che prenderà Cassano a parametro zero e una gara in cui non vinci perché ti fischiano contro il solito rigore dordinanza, che contro i bianconeri è scontato come il simpatico omaggio
dato quando si compra una pentola a pressione in televisione. Le pentole però, non sempre escono col buco
e il 4 settembre 2006 la Juventus, sempre a Pescara giocò con la Roma lultima partita prima di volare a Rimini per iniziare il suo primo campionato di serie B. Quel giorno Montella, su passaggio di Pizarro, con una veronica aprì la difesa bianconera e fece secco Berardi. In tribuna le cronache segnalavano il tecnico del Pescara Ballardini che prendeva appunti su una diretta avversaria
Anche per questo Pescara non si dimentica.