La penna degli Altri 29/08/2010 13:03
Clessidra: «Pronti alla cordata»
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Alessandro Grimaldi, senior partner e consigliere damministrazione del fondo, svela a Repubblica le strategie: «Clessidra è interessata, ma allinterno di una cordata. Noi non abbiamo né la struttura, né la capacità, né la voglia di prendere in carico una società di calcio. Clessidra è un fondo di investimento e non ha nessun interesse a gestire una squadra di calcio». Ma se non ha né le risorse né la volontà, perché Clessidra vuole lAs Roma? Grimaldi dice di essere attratto dalle possibilità di sviluppo del calcio in Italia: «Le squadre ormai sono delle major, delle società che producono entertainment, 50-60 spettacoli lanno. E lo fanno in un settore che paga molto bene. E che promette di ottenere anche un mare di ricavi da fonti alternative».
Insomma, per Clessidra lAs Roma non è un affare di cuore. È un affare e basta. Grimaldi conferma di essere interessato «ad affiancare un imprenditore, rafforzandone le capacità industriali ma senza intervenire di persona e senza che la proprietà possa essere ricondotta a una unica persona». Limprenditore in questione è mister Tachipirina. È Francesco Angelini. «Ci risulta realmente interessato - dice Grimaldi - ad acquistare la Roma. In un primo momento avevamo ipotizzato una cordata a tre, ma era solo un pour parler. Abbiamo fatto sapere più volte a Rothschild (ladvisor incaricato da Unicredit di trovare un acquirente per lAs Roma, ndr) che ci interessa guardare a fondo loperazione». A dispetto del titolo adottato per lintervista (Compreremo la Roma), non sarà quindi Clessidra a rilevare il pacchetto di maggioranza del club. A quello ci penserà il soggetto capofila della cordata. Il fondo milanese assumerebbe un ruolo minore. Quello di compartecipante. La quota di Clessidra non supererebbe il 20%. È un po il modello inglese. Prendete il Manchester United. Il club conta sulle risorse dellazionista di riferimento, lamericano Glazer, più quelle di un paio di fondi minori. In uneventualità del genere, ovvero nel caso di un imprenditore disposto a prendere l80% dellAs Roma, è possibile però che sia la stessa Unicredit ad affiancarlo, mantenendo una quota minoritaria nel pacchetto azionario. È proprio su questo soggetto che si sta concentrando il lavoro di scouting internazionale, la caccia al "riccone", di Rothschild.
La banca dovrebbe consegnare un primo dossier a Unicredit intorno al 10 settembre. Secondo fonti vicine ai Sensi, però, perché la società abbia un nuovo padrone serviranno mesi. Nel breve periodo sarà invece compiuto un passo importante. LAs Roma passerà a Newco Roma. La neonata società erediterà da Compagnia Italpetroli quel 67% con cui, attraverso Roma 2000, la holdingcontrolla il club. Rosella Sensi avrà uno dei tre posti del Cda e resterà presidente dellAs Roma fino a quando Unicredit non avrà detto sì. A chi? I nomi noti sono sempre gli stessi: Angelucci, Angelini e il fondo Aabar. Non sarebbe da scartare, pare, nemmeno un possibile passo avanti del re delledilizia romana. Di Francesco Gaetano Caltagirone. «È uno che, se vuole, si compra tutto in un pomeriggio», sottolinea una persona molto vicina alla famiglia Sensi.