La penna degli Altri 17/08/2010 11:17
Cassandre, attente alle brutte figure

Il piccolo preambolo serve per introdurre il primo punto che costituisce per la squadra una promettente base di partenza.
Questanno Ranieri ha potuto prendere fin dallinizio le redini di una diligenza costruita con il materiale scelto e suggerito da lui. Secondo punto: la felice scelta di aver mantenuto quasi per intero la collaudata struttura, splendida protagonista dello scorso campionato. Tutte riflessioni che si sono già consumate nelle discussioni sotto lombrellone. Queste, però, trovano altri motivi di meditazione, leggendo attentamente lintervista di Ranieri, pubblicata dal Corriere dello Sport.
Al consueto tono pacato, ricco di solido equlibrio, lallenatore ha pure aggiunto considerazioni tecniche e di comportamento. Il suo carattere forte ha dettato regole precise per tutti. Non guarderà in faccia nessuno quando si imporrà la decisione di spedire in panchina o in tribuna, qualsiasi calciatore, a prescindere dal nome. Ranieri ha pure ricordato che per anni la Roma ha lamentato la carenza di attaccanti. Durante una conferenza estiva, rivolgendosi ai cronisti, disse accompagnato da una grossa risata: «Vi piacerebbe veder scendere in campo, tutti insieme, Totti, Menez, Vucinic, Adriano. Vi lascio nei vostri dubbi ». Tornando allintervista, il tecnico ha chiarito che schierare una eventuale formazione dattacco non significa lanciarsi in avanti, ignorando lessenziale criterio dellequilibrio. Occorre sacrificio da parte di tutti, gli esterni offensivi devono essere i primi a difendere. Sembra di capire che se riuscirà a garantirsi labnegazione di ognuno, i tifosi potranno godere di una Roma spettacolarmente offensiva. Una ipotesi suffragata ancora dalle parole di Ranieri, che ha indicato nel centro campo giallorosso, composto da interpreti di altissima qualità, il vero motore che potrebbe riuscire a sostenere certi tipi di meccanismi. La prudente chiusura del discorso, non smentisce il personaggio che ama vivere con i piedi ben piantati sulla terra della concretezza. Rispetto allo scorso anno, ha detto, dobbiamo incassare meno gol. Una contraddizione? Neppure per sogno. Sarà spettacolo, ma il tridente è avvertito: Continuerà ad esistere solo in cambio di sudore e disponibilità.
Tutto il discorso, merita una postilla finale. Nessuno vuole sbandierare lottimismo fondato sul nulla. Il raziocinio di Ranieri, deve essere presente anche nellanimo dei tifosi. Però neppure convincono le frettolose Cassandre che aspettavano frementi il momento giusto, per abbandonare il loro angusti angoli di visione . Secondo loro, lInter sarà ancora una schiacciasassi inarrestabile. Può darsi che abbiano ragione. Però sembra imprudente mortificare la squadra di Ranieri traendo comodi auspici dal 5-1 incassato ad Atene dalla formazione zeppa di riserve. Quanto è difficile mantenere lequilibrio di giudizi che continuano a pendere sfacciatamente dalla solita parte. Attenti al rischio di brutte figure.