La penna degli Altri 21/08/2010 13:02

C’è solo Inter-Roma per farci ripartire

Par già di sentir lo Specialone di lontano: se vincerà l’Inter, tutto merito della sua eredità. Se perderà, dirà: «Visto? Cosa fanno senza di me?». Eppure, dopo la batosta mondiale, Inter-Roma è la miglior partita che il nostro calcio potesse augurarsi per ricominciare il suo cammino verso la riconquista di posizioni, tifo, pubblico e credibilità. Un classico da mercato: metti sulla bancarella il meglio della mercanzia. Piaccia o non piaccia.

Ecco, questa potrebbe esser la partita della speranza, l’avvio di una nuova (necessaria e non più rimandabile) era calcistica. Le penosette figure della prima Italia di Prandelli, di e Samp in Europa dovrebbero aver messo tutti sull’avviso. Bisogna darsi una mossa. L’Inter è alla sesta finale consecutiva e ne ha vinte tre (2005, 2006, 2008) due delle quali contro la Roma. Ma ha perso quella del 2007, proprio a San Siro, contro i giallorossi. Insomma tradizione, numeri, statistiche e forza delle squadre, garantiscono il bello dell’incertezza. Partita show per un calcio che sta andando a ritmo di slow.

Due poli a confronto. La Roma mette in porta il rumeno , che in Italia ha scoperto unavita da riserva. L’Inter manda in campo Sneijder, che quest’anno potrebbe vincere il Pallone d’oro. Benitez comincia la sua sfida a distanza con Mourinho e, perchè no?, con Mancini. Ranieri comincia la sua stagione più difficile: deve sganciarsi dall’immagine dell’eterno incompiuto. L’Inter comincia la caccia ai sei “tituli“, che farebbero guinness. La Romatorna nella parte del guastafeste. Non si può dire: vinca il migliore. Perchè, senza ipocrisie, si sa già chi è. E allora che torni a vincere il nostro calcio