La penna degli Altri 05/08/2010 11:17

Burdisso junior «Un sogno giocare in questa Roma»

Le prime parole Burdisso è stato accolto dal dirigente Tonino Tempestilli, dai fotografi e da un giornalista del sito Romanews che ha raccolto le sue prime dichiarazioni. Maglietta grigia e jeans, faccia da bravo ragazzo, borsa a tracolla, divertito per le feste di alcuni tifosi della Roma che hanno viaggiato con lui e gli hanno regalato una sciarpa giallorossa, Guillermo ha detto: «Sono molto felice di essere qui. So che starò bene, per me è un sogno che si realizza. Mio fratello Nicolas mi ha detto che Romaè una à fantastica, si sta molto bene e i tifosi sono speciali. È per questo motivo che lui vuole rimanere. Finora ho parlato solo con Daniele Pradè, ma spero che l’affare si definisca in fretta per mettermi a disposizione di Ranieri. Dove preferisco giocare? Da tutte le parti, basta giocare. So che la Roma è tornata in e questo è uno stimolo in più. La squadra mi sembra molto forte, ci sono giocatori come Mexes,Juan e lo stesso Nicolas. So che sarà dura trovare spazio, ma ripeto, spero di giocare più minuti possibili. Mio fratello? Lo stiamo aspettando, spero che possa arrivare al più presto».

Il fascino di Roma Nel pomeriggio, Pradè, Montali e Bruno Conti si sono recati nell’albergo dove soggiorna Burdisso junior e hanno parlato a lungo con il ragazzo, definendo l’accordo per l’ingaggio. Era presente anche Fernando Hidalgo, l’agente che sta seguendo anche la pratica riguardante Burdisso senior. È praticamente tutto pronto per la firma, manca solo un ultimo contatto con i vertici del Rosario Central per mettere le firme sul contratto. Oggi pomeriggio Burdisso junior sarà a Trigoria per vedere il centro sportivo «». Domani, se tutto filerà liscio, incontrerà Ranieri, conoscerà e il resto della squadra. Burdisso, accompagnato dal papà, Enio, ha cenato con il padre e Fernando Hidalgo e ha fatto una breve passeggiata vicino l’albergo. Il primo impatto con Roma è stato ottimo: la à gli è subito piaciuta. Ma su questo non c’erano dubbi: sarebbe una sorpresa il contrario.