La penna degli Altri 12/08/2010 11:18

Ancelotti: Quanto sei bella Roma


Un matrimonio, quello tra e la Roma, che, se il sogno del mister dei Blues diventasse realtà, riprenderebbe dopo alcuni anni di separazione. Carlo, infatti, ha giocato in giallorosso dal 1
979 al 1987: qui ha conosciuto la sofferenza per colpa di quelle ginocchia tanto forti fuori quanto fragili dentro, qui è diventato campione d’Italia, qui è diventato papà. Qui ha pianto, il 30 maggio 1984. E, sempre qui, sogna di prendersi una rivincita. D’altronde, alla festa degli 80 anni, con le lacrime agli occhi davanti a un Olimpico pieno disse: «Io il Liverpool l’ho battuto e ho vinto la Coppa Campioni contro di loro. Spero che presto possa toccare anche a voi». Dopo quelle parole, ci fu un applauso lunghissimo. Da parte di Rosella Sensi, dei tifosi, di Francesco . E di Bruno Conti. Che, nella primavera del 2005, aveva pensato proprio a lui per ridare slancio a una squadra che usciva a pezzi dalla stagione precedente. , però, non se la sentì di lasciare il Milan da perdente dopo la sconfitta di Istanbul, sempre con il Liverpool, e la Roma virò su Spalletti. Fu la scelta giusta. Per tutti. Ma, tra qualche anno, le strade di Carletto e della Roma potrebbero riunirsi. Perché, come cantava Venditti, certi amori non finiscono. Fanno dei giri immensi e poi ritornano.