Qualche ora dopo il comunicato della società: «Il calciatore Adriano - spiega la Roma - ha interrotto l’allenamento verso il termine per una problematica muscolare; nelle prossime ore verranno valutate le condizioni e, se necessario, verrà sottoposto ad esami diagnostici». Il “se” può anche esser messo da parte. Oggi l’attaccante si sottoporrà alle consuete analisi di routine che forniranno la reale entità dell’infortunio. Da Trigoria trapela preoccupazione: si teme una possibile lesione muscolare tra il primo e il secondo grado. Nel primo caso lo stop sarebbe di un paio di settimane, altrimenti si andrebbe incontro a tempi molto più lunghi: 30-40 giorni.

L’adduttore, infatti, viene considerato dagli sportivi come uno dei muscoli più delicati e per recuperare da eventuali lesioni la mole del calciatore di certo non aiuta. Non ci voleva proprio per Adriano, apparso già in ritardo di condizione nella Supercoppa contro l’Inter ma che in questi giorni continuava ad allenarsi con il consueto impegno. E’ chiaro che doversi fermare ora, con il campionato alle porte, allungherebbe e non di poco il programma di recupero che prevedeva, in un primo periodo, di riconsegnarlo a Ranieri in buone condizioni dopo la sosta per i due impegni della Nazionale di Prandelli a settembre. Senza contare come questo rappresenti un guaio in più per la Roma, che deve fare i conti con la botta alla caviglia subita da Totti contro l’Inter (eredità di uno scontro con Samuel) e che ha costretto il capitano ad allenamenti differenziati per tutta la settimana. Nonostante questo, la sua presenza in campo contro il Cesena non sembra in dubbio. Curiosità: Adriano è il terzo brasiliano costretto a fermarsi dall’inizio dell’estate dopo Simplicio e Julio Sergio che anche ieri (insieme a Totti, Pizarro e Juan) ha svolto lavoro differenziato.