La penna degli Altri 31/07/2010 15:17

Voeller, Gerolin, Conti: Bordeaux

Bene così, tutto serve a rodare i muscoli e le teste dei prodi giallorossi, condotti alla campagna di Francia (seppur amichevole) da due illustri figli di quella terra: Mexes e Menez, dolore e gioia delle giornate altoatesine. Mentre il primo non ha del tutto convinto al centro della difesa, rendendosi compartecipe di svarioni assolutamente da rivedere e correggere, il secondo è stato invece la nota positiva del ritiro, dal quale è tornato col soprannome di "Jerry" datogli da Ranieri e con molta convinzione in più nei suoi mezzi. E ora i suoi concittadini sono curiosi di vederlo all'opera, a cominciare da oggi pomeriggio contro il Bordeaux, la prima formazione francese che i giallorossi hanno affrontato nella loro lunga partecipazione alle coppe europee.

Era la Uefa del 1990-91 ed è strano che per incrociare i piedi con una compagine d’oltralpe la Roma, quarta italiana più presente nelle coppe dopo le solite tre del nord, abbia dovuto aspettare così tanto. In quella stagione arrivò ad un passo dalla vittoria e contro il Bordeaux giocò tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Il destino volle che la partita casalinga dell'andata del 28 novembre diventasse anche l'ultima gara europea all’Olimpico in presenza di Viola, che ci lasciò il 21 gennaio. Quella fu la serata dei biondi, ovvero del tedesco Voeller, autore di una tripletta e del friulano Gerolin, che firmò una doppietta.

«Io ero tutto fuorché un grandissimo goleador e quei due gol per me furono una cosa anomala, anche se ricordo che furono belli proprio come tutti quelli che feci nella Roma - ci disse tempo fa - quell’anno disputammo una Coppa Uefa bellissima, nonostante in campionato stentassimo molto. Peccato che non riuscimmo a vincerla, perché l’avremmo meritata e perché così avremmo fatto un bellissimo regalo alla gente e alla società, che di lì a poco si sarebbe ritrovata senza il povero Viola, uno dei più grandi presidenti di calcio che ho avuto la fortuna di conoscere. La sua scomparsa ci scosse moltissimo e avremmo tanto voluto dedicargli quel trofeo. Purtroppo nella doppia finale con l’Inter non fummo fortunati». Con la qualificazione in tasca il ritorno fu una sorta di passeggiata e finì 2-0 grazie al rigore di Voeller e al gol di Desideri.

Col Boardeux, poi, i giallorossi si ritrovarono in  nell’era-Spalletti e anche in questo secondo caso lo superarono alla grande 3-1 in Francia con doppietta dei redivivo Baptista in quella che resta una delle sue migliori partite con la Roma e gol di Vucinic, che festeggiò come meglio non avrebbe potuto il suo compleanno; 2-0 all'Olimpico con reti di Brighi e , che in quella stagione andarono spessissimo in gol insieme.