La penna degli Altri 09/07/2010 12:46
Unicredit richiama Soros. Il magnate conferma il no
Perché di milionari disposti a comprare la Roma, a quanto pare, non ce ne sono molti, in giro. E se ce ne sono, al momento, se ne stanno belli nascosti ad aspettare di capire meglio quello che sta succedendo. Quelli che in questi anni hanno dimostrato pubblicamente un qualche interesse non sono proprio il massimo per le aspettative di un tifoso medio (e, quel che più conta, nemmeno per le aspettative di una banca). Secondo i soliti ben informati, categoria che a Roma è popolosissima, specialmente quando si parla di calcio o di fantacalcio, Unicredit avrebbe da tempo raggiunto un non meglio precisato accordo di massima con l'imprenditore Angelucci (operante nei settori ospedaliero ed editoriale). Ma la banca smentisce ufficialmente l'accordo, lasciando inoltre capire che quella dell'imprenditore romano sarebbe una soluzione solo parzialmente gradita. Insomma, l'impressione è che Angelucci sia realmente interessato ma che l'istituto preferisca guardare altrove e quindi prenda tempo.
A quanto è dato sapere, l'ambizione della banca - che nelle prossime ore darà un mandato irrevocabile alla vendita all'advisor Rothschild - è quello di trovare un acquirente prestigioso, solido e con un progetto sportivo almeno presentabile (anche per non sentirsi accusare, in futuro, di aver sottratto la squadra alle amorevoli attenzioni della famiglia Sensi per consegnarle in mani, diciamo, meno attente). Per questo, nelle settimane precedenti l'arbitrato, l'istituto aveva convocato molti "clienti", nel tentativo di trovare se non proprio un acquirente unico - che sarebbe comunque la soluzione migliore - quanto meno una serie di soggetti interessati (per vari motivi) a costituire un gruppo credibile. Tra i molti tentativi compiuti anche quello di riesumare l'antica offerta arrivata, ormai tre anni fa, dall'America, quella quasi mitologica di Soros. Le trattative però si sono fermate ancora prima di cominciare perché gli intermediari che si attivarono al tempo hanno fatto sapere che non c'è nessuna possibilità di coinvolgere nuovamente il magnate di origine ungherese: troppo brutta l'esperienza di quella trattativa anche solo per pensarci. Quindi non resta che guardare altrove. E lo sguardo torna a Roma...