La penna degli Altri 01/07/2010 11:55

Unicredit non molla, vuole tutto

La via crucis sulla conciliazione non è quindi terminata. E mancano appena 4 giorni all’arbitrato decisivo. Il nodo centrale riguarda proprio la cessione dell’As Roma. Rosella Sensi infatti è intenzionata più che mai a mantenere l’azienda più redditizia e più amata dalla sua famiglia. E per questo è disposta a rinunciare a tutti gli altri asset. Unicredit però non ci sta. Per coprire il debito servono tutti gli asset, compresa l’As Roma. O tutto o niente. Ed il niente equivale ad andare a sentenza. Se in queste ore infatti le due parti non troveranno un’intesa Ruperto sarà costretto a impugnare il lodo arbitrale. Un’eventualità rischiosa che porterebbe Unicredit e Italpetroli in Corte d’Appello e in secondo luogo in Cassazione. Il rischio per la Sensi in quel caso sarebbe il fallimento, mentre per Unicredit potrebbe essere il quasi totale annullamento del debito. Entro luglio si saprà se la Roma passerà in mano alla banca (che avrebbe già trovato un acquirente) o se rimarrà ai Sensi in attesa di una battaglia legale che potrebbe necessitare di mesi, forse anni. Intanto il sindaco Alemanno fa sapere che «vigilerà» sul futuro della Roma.

In attesa del 5 luglio, il mercato sembra proseguire. Pradè oggi sarà a Milano per risolvere la questione Burdisso mentre per Mexes alla sembra essere solo questione di ore