La penna degli Altri 07/07/2010 10:11
Unicredit-Italpetroli, ultima fermata Domani si decide il futuro della Roma
![](https://m.laroma24.it/IMG/AS ROMA/DIRIGENTI/BIG-sensi_occhialineri.jpg)
Il presidente del collegio arbitrale, Cesare Ruperto, è "pronto a fare le 2 di notte" pur di arrivare a una conclusione.
Andiamo per ordine. Come richiesto dalla Consob, ieri Compagnia Italpetroli ha diffuso un comunicato: "L'udienza arbitrale tra Unicredit e Italpetroli tenutasi ieri (lunedì, ndr) è stata sospesa per lora tarda ed aggiornata alle ore 18 dell8 luglio 2010 al fine della prosecuzione del tentativo di conciliazione". Tentativo di conciliazione. Significa che le parti sono ancora distanti.
Prima di domani non sono previsti incontri tra la banca e la holding dei Sensi. Gli avvocati hanno lavorato su più bozze di intesa. La negoziazione ruota attorno al ruolo di Rosella Sensi. Ma solo - attenzione - perché è
così che ha voluto Unicredit. È stata Piazza Cordusio a chiedere che fosse la Sensi a traghettare la società verso un nuovo compratore. La banca non ha alcun interesse a gestire direttamente lAs Roma, desidera solamente rientrare del suo credito di 325 milioni (altri 80 li vanta invece Monte dei Paschi di Siena).
Due presidenze in 17 anni - il papà Franco e la figlia Rosella - uno scudetto, due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane, un club ai vertici del calcio mondiale, e adesso alla famiglia Sensi viene chiesto di restare esclusivamente per la gestione ordinaria. Così però, spiegano fonti vicine alla famiglia, la presidentessa non potrebbe opporsi a disegni di smantellamento dellorganico. La Sensi ha
posto quindi delle condizioni. Delle garanzie.
Il mantenimento del livello di competitività attuale dellAs Roma, poteri pieni nella fase di transizione e che ad occuparsi della cessione sia un advisor di fama internazionale. Le parti devono mettersi daccordo anche
su quali asset passeranno ad Unicredit. È stata raggiunta unintesa solo sul valore complessivo, su per giù una trentina di milioni. Fonti vicinissime ai Sensi spiegano che il rischio di dover ricorrere allarbitrato è ancora
concreto.
A rendere più serrato il braccio di ferro tra la banca e Compagnia Italpetroli ci ha pensato ieri il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Lex Ministro dellAgricoltura ha invitato Unicredit, anziché a salvare una squadra di calcio, «a un intervento vero, con soldi veri, a sostegno delle famiglie e degli imprenditori del Nord». È un tentativo di mettere alle strette Unicredit, che a questo punto non può permettersi di fare sconti.
Ricapitolando. Se domani sarà firmato un memorandum dintesa, Rosella Sensi resterà in sella fino alla cessione del club. Ad occuparsi della vendita dellAs Roma dovrebbe essere una merchant bank. Il famoso advisor. Si parla di Rothschild. In caso contrario,deciderà Ruperto.
Intanto, circola sempre più insistentemente il nome dellimprenditore Giampaolo Angelucci per il dopo-Sensi. Al progetto parteciperebbe anche il presidente del circolo Canottieri Aniene, Giovanni Malagò. Avrebbe funzioni manageriali. Interpellate dallAdnKronos, fonti Unicredit hanno smentito una manifestazione di interesse
per lAs Roma da parte del Gruppo Tosinvest, cui fanno capo le attività della famiglia Angelucci. Viceversa, sempre allAdnKronos la Tosinvest non ha rilasciato alcun commento.
Intanto, dopo il boom del giorno precedente le azioni As Roma hanno chiuso ieri con un rialzo dello 0,41%, a 0,97 euro. La Consob ne sta monitorando landamento.