La penna degli Altri 21/07/2010 12:22
Totti contro tutti
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Ripartiamo dalla fine della scorsa stagione: ha avuto "cattivi pensieri"?«Sì, c'è stato un momento in cui ho pensato di smettere. Poi chi mi sta più vicino mi ha fatto cambiare idea».
«Non solo ma per tutto quello che è successo fuori dal campo. Ormai sono forte e resisto a tutto anche se non riesco a capire perché sono antipatico a tante persone».
«No. Gli ho chiesto scusa pubblicamente e gli ho stretto la mano prima che salisse sul palco quella sera, qualcuno non se ne è accorto. Quello che hanno detto lui e il suo procuratore non è vero. Mi sono innervosito quando ha toccato i romani».
«Non si può dire, anche con me poteva andare così. Però avrebbero saputo con chi prendersela... »
Deluso per la mancata convocazione?
«Avevo dato la mia disponibilità a Lippi. Poi il mister ha fatto scelte diverse... rispettabilissime»
E se ora la chiamasse Prandelli?
«Se ero vecchio l'anno scorso figuriamoci adesso... Comunque se mi chiama lo saluto e basta. È un grande tecnico e soprattutto una grande persona».
«No, da italiano vorrei vedere una Nazionale solo italiana. Se li chiamano non la guardo proprio. Il nostro calcio non è in crisi, l'Inter ha vinto la Champions anche se non c'erano italiani. Vabbè, diciamo che c'erano Balotelli e Thiago Motta, quelli che dovrebbero andare adesso in nazionale».
«Migliore perché abbiamo fatto due acquisti importanti come Adriano e Simplicio. Noi vogliamo fare di più dello scorso anno»
Tridente si può?
«Se fossi l'allenatore io farei giocare tutti, poi bisogna vedere come stiamo fisicamente».
«Se sto bene, tutte. Posso giocare anche tre gare in sei giorni. Ovviamente, decide Ranieri. Con lui c'è un rapporto vero: se lo devo mandare a quel paese lo faccio, ma sempre nel rispetto del ruolo. Un po' ho "rosicato" per l'esclusione nel primo tempo della finale di Coppa Italia».
«Tutti gli anni sono il più anziano, quantomeno sto sempre sul podio. Ho 34 anni, però me ne sento 25 e a smettere non ci penso proprio».
«Ringrazierò sempre questa società. Noi dobbiamo pensare al campo e basta, poi speriamo che arrivi qualcuno che faccia grande la Roma. Se dovesse essere uno sceicco, un arabo o chi per lui e spende 100, 200 milioni per comprare i giocatori... ben venga, sarebbero tutti felici. Ma anche un presidente romano e romanista non sarebbe male. Però non si è fatto vivo nessuno finora».
«Se l'Inter chiede 10 milioni sono troppi, magari 4-5... sembro già un dirigente! Ci facessero un regalo, tanto a loro non serve: hanno trenta giocatori... ».