Ci sono i devoti, del «mai nessuno come i Sensi»; gli indifferenti del «conta solo la Roma»; ci sono gli ipercritici, quelli del «Roma liberata». Dai Sensi, ovviamente. «Ora che Unicredit può vendere la Roma senza ostacoli, finalmente gli imprenditori salvatori della patria potranno accorrere». Come a dire: tutti quelli che si sono fatti avanti in passato, ci dimostrino che non l’hanno fatto solo per farsi pubblicità. Ad Angelini saranno fischiate le orecchie, perché da più parti è stato invocato il suo nome. «Speriamo agisca, lui o l’altro, Angelucci». Chissà. Angelini, Angelucci, Angeloni, il cavaliere nero e il cavaliere bianco, lo sceicco, il magnate, l’azionariato popolare. Purché arrivi qualcuno. E presto, è il coro che accomuna un po’ tutti, sensiani o non sensiani. «Anche perché non se ne può più con questo autofinanziamento», si dice. Andando avanti, poi. «Fumo agli occhi. Non è cambiato niente, restano al comando i Sensi». Riecco chi ha capito poco della questione. Il tifoso deve essere appassionato, non gli è chiesto di avere conoscenze di alta finanza o di economia. Tra la moltitudine di persone che hanno invaso radio e forum, c’è qualche saggio. «Prima tutti felici che la Sensi ha firmato ora si preoccupano perché non ci sono acquirenti Angelucci è sotto avviso di garanzia Angelini si è defilato, ma chi se la compra?», c’è scritto sul forum de Il Messaggero, da giovedì sera dopo “la divisione dei beni”. E ancora: «Era ora che Rosella si facesse da parte e adesso spero che venga un presidente che faccia rispettare la Roma da tutti». Questo fa ridere. «Ave a te Giulio Cesare Ruperto, Roma ti ringrazia». E torniamo alla Roma liberata. «Per me è una buona notizia, ora sappiamo che la Roma è in vendita e da li non si scappa. Speriamo arrivi uno sceicco», un altro sulla stessa falsariga.

Tanti quelli che salutano e ringraziano i Sensi. «Per i miracoli sportivi che hanno fatto in questi ultimi anni». C’è chi aspetta lo sceicco, c’è chi si accontenta di poco. «Non voglio chi ci compri Villa o Torres , ma almeno una proprietà in grado di riscattare Burdisso comprare un Isla». Il finale romantico di chi riconosce alla famiglia Sensi l’attaccamento alla Roma. «Grazie Rosella per la passione, i sentimenti, e la grinta che ci hai messo». E tanti così.