La penna degli Altri 10/07/2010 14:21

Si è chiusa l'epoca dei Sensi, la Roma aspetta nuovi padroni

La Roma è passata all'istituto di credito, insieme agli altri asset di Italpetroli- e verrà gestita (a fronte della totale sdebitazione della famiglia, con tanto di compendio immobiliare) da una società- la newco Roma- partecipata dai Sensi (51%) e dalla banca (49%), il cui Cda sarà composto da tre elementi, due scelti dalle parti e un terzo, il professor Attilio Zimatore, professionista indipendente, presidente con piene deleghe operative. La Newco avrà l'obiettivo prioritario di procedere alla valorizzazione e alla vendita della Roma, avvalendosi di un advisor (la Rothschild quasi sicuramente). Nel frattempo la Sensi continuerà a guidare la società con l'attuale dirigenza (Montali, Pradè e Conti). I prossimi dieci giorni saranno importanti per stabilire gli effettivi poteri della presidentessa (vendita e acquisto giocatori, per dirne una), quali saranno le sue deleghe e entro quali margini potrà operare. E se verrà messo un limite temporale alla sua gestione, entro il quale dover trovare un acquirente. Per questo il momento è delicato, e non è da escludere alcun colpo di scena, almeno fino a quando il tutto non verrà ratificato davanti al professor Ruperto.

In à il fermento è tanto e i rumors si inseguono. Cordata araba? Non ci si fa mancare certo nulla nelle indiscrezioni più o meno fantasiose. I più credibili continuano a restare due nomi: Angelucci (editore e imprenditore nella sanità privata) e Angelini (magnate dell'industria farmaceutica), per uno strano gioco di parole che a farlo apposta non sarebbe venuto così bene. I due non si conoscono, rapporti inesistenti, da escludere quindi l'ipotesi cordata. Angelini si sta muovendo nell'ombra, dopo essere uscito allo scoperto un anno fa. Angelucci fa un po' più di rumore, anche se, in realtà, di conferme ne arrivano poche. La realtà è che si vuole far tranquillizzare prima la Sensi, ieri distrutta e chiusa nell'intimità familiare per ammortizzare il colpo di aver perso la Roma. Se ne riparlerà dal prossimo mese, anche se è inevitabile che l'advisor si stia già muovendo.

Resterà comunque negli occhi quella bandiera della Lazio, fatta scendere da un bambino dell'ultimo piano all'altezza del terrazzo di Ruperto, strappata con forza dall'avvocato dei Sensi, , su insistenza dei tifosi presenti all'evento. "Non potevo far consumare un oltraggio del genere", il commento all'uscita, perché Roma è così e l'ultimo atto di una gestione durata 17 anni non poteva che finire con una scivolata sul derby cittadino.