La penna degli Altri 06/07/2010 04:52

Senza accordo ecco l’Arbitrato

In ballo ci sono difatti, da un lato, 325 milioni di debito, più interessi, che la banca di Piazza Cordusio lamenta nei confronti della holding della famiglia Sensi, per il mancato rispetto del piano di rientro concordato con il gruppo finanziario, oltre agli 80 milioni vantati da parte del Gruppo Monte dei Paschi di Siena. Da parte della Società di Villa Pacelli vengono posti all’attenzione degli arbitri, d’altro canto, rilievi di “anatocismo”, cioè viene imputato alla Unicredit di aver applicato interessi su interessi che avrebbero fatto lievitare il debito. Un erroneo calcolo di interessi, insomma, per il quale viene chiesto un indennizzo. Inoltre, la famiglia Sensi accusa il Gruppo bancario di un danno di immagine. Ciò in quanto, secondo i legali della ItalPetroli, la richiesta di Unicredit di sciogliere il patto di rientro del 2008 avrebbe leso il buon nome di una holding di imprese, fra le quali la As Roma spa, quotate in Borsa, con ovvie conseguenze nocive sul mercato azionario. In sostanza, viene richiesto, da parte degli avvocati del Gruppo IP, un risarcimento dei danni per un ammontare totale di 130 milioni di euro circa. Sarà quindi compito degli arbitri valutare i possibili cavilli legali a vantaggio dell’una o dell’altra Società, entro tempi brevi, già fissati alla data del 31 luglio, in maniera tale da consentire il ricorso, eventuale, alle vie della giustizia ordinaria. Ciò potrebbe avvenire con l’impugnazione del lodo davanti al giudice civile da parte del “contendente” che si potrebbe sentire danneggiato dalla decisione del gruppo di luminari universitari che compongono il Collegio.