La penna degli Altri 10/07/2010 09:50
Sensi e UniCredit uniti per rilanciare e vendere il club
![](https://m.laroma24.it/IMG/AS ROMA/Arbitrato UNICREDIT-ITALPETROLI/BIG-Rosella Sensi e giornalisti con telecamere LR24 05_07_10.jpg)
Firma, gestione, scenari Giovedì sera è finita unera ed è successo qualcosa di straordinario alla Roma, eppure nei prossimi mesi sarà ancora della Sensi: è finita sul mercato, in vendita, stavolta sul serio. Con tutte le intenzioni di affidarla a qualcuno che sappia investirci soldi e passione. È la stessa presidentessa ad annunciare, dopo aver firmato la lettera dintenti (che diventerà accordo entro il 20) con Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso, numeri 2 e 3 di UniCredit: «Questaccordo è stato raggiunto nellinteresse di salvaguardare la Roma, a cui tutti noi teniamo molto». Lei e UniCredit, marceranno insieme nella transizione, entrambi col compito di valorizzare la Roma, ognuno con il suo ruolo. La Sensi resterà al timone con il 51% della nuova controllante (Newco), gestirà lordinario e avrà tutto linteresse ad eseguire laccordo, stimolata pure da un possibile 5% sulla futura vendita. La banca parteciperà con il suo 49%, piazzerà un uomo nel cda della newco (con il professor Zimatore presidente indipendente) e fortificherà nel cda del club la presenza di Roberto Capelli, lavvocato di riferimento di Alessandro Profumo. «La newco - si leggeva nel comunicato - avrà lobiettivo prioritario di procedere alla valorizzazione e alla vendita, avvalendosi di primario advisor, di As Roma».
Consultazioni Ladvisor è una banca daffari internazionale, la Rothschild, cui è stato affidato il compito di trovare il compratore (ieri si è riunita con i vertici della banca). Già impegnata a fare la due diligence nella vicenda Soros (il dossier Wolf), fotograferà i bilanci ed esplorerà il mercato. In realtà, ha già cominciato il suo giro di consultazioni, soprattutto allestero, tanto che è partita la solita girandola di nomi, non sempre attendibile, dagli arabi di Aabar, già azionisti di UniCredit, ai soliti noti della capitale. «La Roma ai romani» ha subito sentenziato il sindaco Alemanno, come Veltroni nel 2004. Ma la banca punta ad un progetto industriale lungo e serio, piuttosto che ad una soluzione raffazzonata. Limprenditore farmaceutico Francesco Angelini non è più considerato interlocutore disponibile, mentre la famiglia Angelucci non è stata sondata e non si intende farlo.