La penna degli Altri 06/07/2010 03:55
Rosella dice no e chiede tre garanzie
![](https://m.laroma24.it/IMG/AS ROMA/Arbitrato UNICREDIT-ITALPETROLI/BIG-Rosella Sensi e giornalisti con telecamere LR24 05_07_10.jpg)
Tra questi, lAs Roma. La banca non ha alcuna intenzione di gestirla in prima persona e vorrebbe affidare il compito a Rosella Sensi. Che dunque, nei piani di Unicredit, dovrebbe limitarsi a traghettarla verso una nuova proprietà. La Sensi ha chiesto però garanzie precise, nero su bianco, affinché la banca non smantelli la squadra allo scopo di rientrare dei 325 milioni che vanta nei confronti di Compagnia Italpetroli. Ma pure affinché la sua presidenza sia effettiva. La banca ha posto al contrario delle condizioni considerate «capestro» da fonti vicine a Rosella Sensi. Condizioni che non le consentirebbero di muoversi liberamente. Non solo. La presidentessa pretende che la banca nomini un advisor internazionale. Durante il vertice, la stessa Unicredit avrebbe riconosciuto che in passato si sarebbero interessati allAs Roma solo dei ciarlatani. Dunque, o il mandato di vendere la squadra sarà affidato a un intermediario di chiara fama, oppure non se ne farà niente. No allo smembramento della squadra, piena libertà di gestione e un mediatore serio.Queste sono le condizioni poste dalla Sensi. Se non saranno rispettate, trapela da fonti vicinissime a Compagnia Italpetroli, si andrà allarbitrato. «Fino a quando non firmo, non è scongiurato niente», ammonisce Ruperto uscendo dal suo studio. Sarà giovedì, quindi, il nuovo giorno chiave. In mattinata si aprirà lassemblea di Compagnia Italpetroli per lapprovazione del bilancio. Resterà aperta fino a quando non sarà terminato lincontro bis tra la Sensi e Unicredit. Oggi, intanto, prima della riapertura dei mercati lAs Roma diffonderà un comunicato. Lo ha richiesto la Consob. Perché pure ieri, come sempre quando è in gioco il futuro dellAs Roma, il titolo giallorosso è finito nel mirino degli speculatori. Le azioni hanno chiuso a un prezzo di riferimento di 0,971 euro, facendo registrare un rialzo del 7,17%. A preoccupare è la massa di denaro mossa in un giorno di contrattazioni. Sono passati di mano 5,4 milioni di pezzi. È il 4% del capitale dellAs Roma.