La penna degli Altri 06/07/2010 05:59

Re delle cliniche romane ha salvato una squadra di basket dal fallimento

Il suo nome, come detto, è stato accostato già in passato alla Roma e negli anni scorsi diede mandato a persone di sua fiducia di verificare i bilanci della società. Nel 2005 si parlava già del «giovane Giampaolo» che avrebbe voluto rilevare, oltre alla Roma, anche l’Italpetroli. Il tutto sotto la regia di Capitalia, di cui gli Angelucci erano azionisti. In quell’occasione non smentirono, ma non se ne fece nulla. Angelucci, 39 anni, nato a Roma nel maggio del 1971, è figlio di di Antonio Angelucci, detto Tonino, imprenditore, sessantacinquenne, nato a Sante Marie, in provincia dell’Aquila, fondatore insieme alla moglie Silvana (oggi scomparsa) della Tosinvest, un colosso finanziario da oltre 600 milioni di euro. Il "core business" della Tosinvest è rappresentato dalla Sanità e da trenta case di cura disseminate nel centro-sud Italia. Dalla Tosinvest Sanità, nata verso la fine degli Anni 70 successivamente a una scalata di Angelucci come sindacalista e investitore, sono derivati una serie di investimenti nel mondo editoriale (L’Unità in passato, e più di recente i quotidiano Libero e Il Riformista) e in quello della finanza. Importante anche l’attività immobiliare del gruppo, con la proprietà di Botteghe Oscure. Giampaolo è il più giovane dei figli, gli altri sono Andrea e Alessandro ognuno con delle cariche all’interno del gruppo. Lui è il presidente onorario della Fondazione San Raffaele e consigliere di amministrazione della Finanza Tosinvest. Nel mondo dello sport la famiglia Angelucci ha un’esperienza insieme a Sante Versace che risale alla fine degli Anni 90 quando il gruppo entrò nel capitale della squadra di basket Viola Reggio Calabria salvandola dal fallimento. Il calcio è una sua grande passione anche se non tutti in famiglia sarebbero contenti di acquistare il pacchetto di maggioranza della Roma. Nel febbraio del 2009, insieme al padre, è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta dei Nas e dei carabinieri di Frascati sulle convenzioni con alcune case di cura. Ha trascorso alcuni giorni ai domiciliari, poi è stato rimesso in libertà. E ha ripreso ad occuparsi dei suoi affari. Con un pensiero, comunque, alla Roma.