La penna degli Altri 25/07/2010 10:20

"Non serve un vice Riise"

IL VECCHIO MAESTRO -All’Inter, inve­ce, mancherà Mourinho. Ma Riise su questo punta poco, anche perché lui Rafa Benitez lo conosce bene, è stato con lui per anni a Liverpool, sa che Massimo Moratti non avrebbe potuto prendere di meglio:«E’ un grande uomo e un ottimo allenatore. L’Inter non poteva sostituire meglio Mourinho. Con Benitez io ho vinto tanto, sono sicuro che riuscirà a fa­re bene anche sulla panchina del­l’Inter. Non è vero, però, come ho sentito da qualche parte, che mi ab­bia cercato. Io sto bene alla Roma e voglio vincere con questa maglia». Ci sta talmente bene che alla socie­tà giallorossa ha consigliato di ri­sparmiare un po’ di soldi. Quelli che dovrebbero servire per dare a Ra­nieri un vice Riise, visto che sulla corsia sinistra non è che il tecnico abbia alternative troppo garantite:«Io voglio giocare sempre, se sto be­ne, come sto bene in questo momen­to, non ne voglio sapere di rimanere a guardare. Inoltre in questa rosa c’è un ragazzo come Antunes che ha buonissime qualità, con lui siamo a posto anche sulla corsia sinistra. In ogni caso se la Roma deciderà di prendere un altro mancino, per me non c’è pro­blema, anche con un altro il mio obiettivo non cambia, cioè gio­carletutte».

IL NUOVO GURU -Riise è rimasto letteral­mente conquistato da Claudio Ranieri. Con lui il norvegese è tor­nato a giocare ai li­velli a cui aveva abi­tuato i tifosi del Li­verpool:«Mi piace Ranieri e mi piace il modo con cui ci fa allenare e gioca­re. Con lui il mio secondo anno in Italia è stato decisamente migliore. E non mi voglio fermare. Ho lavora­to tanto con Ranieri sull’uno contro uno che era un po’ il mio punto de­bole. Lui mi dice di spingere ma an­che di fare attenzione alla fase di­fensiva. Mi sono presentato già in buone condizioni per questo ritiro, in ritiro ho fatto tanta corsa. Stiamo tutti bene e quindi trovo sia meglio lavorare di più, da subito, con il pal­lone. Le punizioni? Avremo tante op­zioni, io le tiro di forza, , Vucinic e Adriano di potenza, ci sarà da di­vertirsi».